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Serie A: commento alla 3.a giornata

di Nino ManciniSiamo tornati indietro di sei anni, quando Massimo Moratti ingaggiava gli allenatori, li sfiduciava dopo qualche ora di ritiro precampionato e li esonerava dopo le prime giornate, con uno spogliatoio diviso ed una società...
Nino Mancini

di Nino ManciniSiamo tornati indietro di sei anni, quando Massimo Moratti ingaggiava gli allenatori, li sfiduciava dopo qualche ora di ritiro precampionato e li esonerava dopo le prime giornate, con uno spogliatoio diviso ed una società allo sbando; solo calciopoli riuscì nell'impresa di aprire un ciclo di successi e di stabilità (grazie anche al depotenziamento delle avversarie più temibili), da stasera tocca a Ranieri rimettere insieme i cocci lasciati da Gasperini, che ha l'unico demerito di aver insistito troppo su uno schema troppo spregiudicato per la condizione psico-fisico della truppa nerazzurra, che ha collezionato l'ennesima magra figura con sconfitta ieri sera nell'anticipo sul sintetico di Novara.

In attesa del posticipo di Roma dove Luis Enrique deve iniziare a vincere contro il Siena per non minare definitivamente il progetto di Di Benedetto stasera si sono svolte le altre gare del turno infrasettimanale; il Genoa passeggia con un imbarazzante Catania e si porta in testa alla classifica anche se in compagnia di Udinese e Juve, troppo brutta la squadra di Montella soprattutto in difesa per essere vera, Palacio con una doppietta e il nuovo acquisto Kostant fanno cambiare idea a Preziosi che aveva aspramente criticato Malesani all'esordio.I friulani strappano un buon punto a San Siro, dopo essere passati in vantaggio grazie alla papera di Abbiati che però riscatta la prestazione con due paratone nel finale di partita, i friulani giocano di rimessa e chiudono gli spazi ai campioni d'Italia che perdono Pato e si affidano all'inedita coppia Cassano - El Shaarawy autore del gol del pareggio; la Juve passeggia nel primo tempo contro un Bologna timido, l'espulsione dell'autore del gol bianconero Vucinic per un brutto fallo a metà campo danno morale ai felsinei che nella ripresa impensieriscono in almeno due occasioni Buffon prima del pareggio su corner di Portanova.

A far compagnia al terzetto di testa ci sarebbe anche l'Atalanta al netto dei punti di penalizzazione, la vittoria a Lecce grazie alla doppietta di Denis le consente di abbandonare l'ultimo posto in classifica, pugliesi pericolosi a sprazzi e Di Francesco deve registrare un passo indietro nella prestazione; troppi elogi per il Napoli che contro la bestia nera Chievo deve registrare una sconfitta maturata anche per il massiccio turnover imposto da Mazzarri che ha lasciato a riposo la spina dorsale della squadra rivelazione di questa prima parte di stagione.La Fiorentina spiana il Parma grazie a Jovetic che sta riprendendo la miglior forma dopo il brutto infortunio della scorsa stagione, e Cerci sempre più protagonista, ducali in tono minore; il Palermo domina per larghi tratti e porta a casa i tre punti grazie ai tre gol al Cagliari, che negli ultimi minuti riesce a rimontare a metà con due reti a tempo scaduto che non servono a Ficcadenti per portare punti in Sardegna ma danno il senso della vitalità della formazione rossoblù.La Lazio vince in rimonta a Cesena e dedica i tre punti a mister Reja che resiste in panchina nonostante lo squallore che accompagna l'avventura biancazzurra per colpa di “tifosi” che contestano a prescindere da gioco e risultati, speriamo che questo tipo di energumeni venga presto confinato a qualsiasi latitudine del nostro calcio.

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