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Serie A: commento alla 31.a giornata

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La 31esima giornata ci regala gol e spettacolo su quasi tutti i terreni di gioco, con tangibili benefici per gli spettatori anche se in qualche caso le coronarie, come a Bologna, sono state messe a dura prova, infatti nel posticipo del sabato la...
Nino Mancini

La 31esima giornata ci regala gol e spettacolo su quasi tutti i terreni di gioco, con tangibili benefici per gli spettatori anche se in qualche caso le coronarie, come a Bologna, sono state messe a dura prova, infatti nel posticipo del sabato la divisione della posta in palio al Dall’Ara tra i padroni di casa ed il Torino ha visto un finale thriller con Bianchi capace di raddrizzare sul fischio finale un match che i granata avrebbero potuto vincere ed invece stavano perdendo; apprezzabile il desiderio di entrambe le formazioni di non accontentarsi di un pari che comunque avvicina entrambi all’obiettivo salvezza che raggiungeranno comodamente visto il tasso tecnico e l’organizzazione di gioco superiore alle altre contendenti.

 

Nel pomeriggio la Juve cuce un altro pezzo di scudetto sul petto battendo non senza fatica il Pescara che ha trovato un Pellizzoli paratutto, Vucinic nella ripresa dopo aver divorato diverse occasioni da rete regala una doppietta, il primo su rigore, che mette a posto le cose, abruzzesi intraprendenti nel finale nonostante l’inferiorità numerica e capaci di accorciare le distanze; all’ora di pranzo divertente pareggio al Franchi dove registriamo i fischi per il ritorno di Montolivo (in Italia non abbiamo ancora imparato a tifare…) protagonista del gol del vantaggio rossonero ed autore di una buona prestazione, i ragazzi di Allegri non sono riusciti nonostante la superiorità numerica (eccessiva l’espulsione di Tomovic)  ad arginare il cuore viola che grazie anche a due rigori trovano un pareggio meritato e rimangono a sei punti dai rossoneri.

 

Nel pomeriggio pareggio senza reti e con poche emozioni a Catania dove anche il Cagliari sembra accontentarsi di un punticino, identico punteggio a Siena dove il Parma ha nel primo tempo le occasioni migliori mentre i padroni di casa si vedono raggiungere dal Palermo corsaro  a Genova contro una Sampdoria in tono minore e forse con la testa già al derby della Lanterna della prossima settimana, Sannino invece con sei punti nelle ultime due giornate si rilancia nella lotta salvezza; uno strepitoso Totò Di Natale con una doppietta ed un assist regala altri tre punti all’Udinese contro il Chievo, colpevole nella distrazione di Puggioni sul primo gol ed apparso comunque poco intraprendente.

 

Gli impegni di Europa league della Lazio hanno posticipato il derby della capitale a domani, mentre in serata sono andate in scena Inter-Atalanta e Napoli Genoa, entrambe cruciali rispettivamente nella corsa champions e salvezza. La sfida del Meazza finisce con un rocambolesco 3 a 4 in cui le emozioni regnano sino ai minuti finali : sul vantaggio iniziale dei padroni di casa, andati in goal con Rocchi, i ragazzi di Colantuono pareggiano i conti con Bonaventura; segue la risposta dell'Inter che nell'arco di soli due minuti , 56' e 57', si riporta in vantaggio con una doppietta di Ricky Alverez; trascorrono altri dieci minuti di gioco e la partita è totalmente ribaltata : segue una meravigliosa tripletta del tanque Denis che chiude definitivamente i conti. Al San Paolo di Napoli, invece, la banda Mazzarri stende il Genoa con un  tranquillo 2 a 0. A segno Pandev e Dzemaili, due giocatori ritrovati e fondamentali per i partenopei in questa fase di campionato. Per la squadra di Ballardini la questione salvezza assume risvolti sempre più critici.

 

 

Nino Mancini

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