campionato

Serie A, commento alla 33.a giornata

Serie A, commento alla 33.a giornata - immagine 1
di Nino Mancini A cinque giornate dal termine i giochi rimangono aperti per tutte le posizioni del campionato, uno dei più interessanti degli ultimi anni; l'anticipo pomeridiano al Barbera ha visto Miccoli regalare i tre punti ai padroni di...
Nino Mancini

di Nino Mancini

A cinque giornate dal termine i giochi rimangono aperti per tutte le posizioni del campionato, uno dei più interessanti degli ultimi anni; l'anticipo pomeridiano al Barbera ha visto Miccoli regalare i tre punti ai padroni di casa dopo una partita equilibrata che Zenga non meritava di perdere, i rosanero escono dalla zona calda della classifica e possono iniziare a pianificare la prossima stagione mentre gli etnei sono ancora in piena bagarre.

In serata gol e spettacolo a Torino, la Juve vince contro un Milan compassato capace di reagire solo al primo svantaggio grazie ad una doppietta di Pippo Inzaghi, Ancelotti deve fare i conti con troppe assenze in difesa e se persino capitan Maldini non è impeccabile per i bianconeri la rimonta e il sorpasso definitivo si concretizzano tra la fine del primo tempo e l'inizio del secondo; Ranieri consolida il terzo posto grazie alle prestazioni di Camoranesi, Del Piero e Sissoko.

Il big match pomeridiano del Friuli è stato avvincente, con molte occasioni da gol per entrambe le formazioni, vantaggio dei bianconeri su incomprensione tra Panucci e Doni con bisticcio ampiamente documentato e pronta rimonta dei giallorossi apparsi comunque troppo nervosi con Totti forse un po' troppo disinvolto verso Rizzoli; pareggio non indimenticabile tra Lazio e Siena con i bianconeri che raggiungono la quota tranquillità mentre Delio Rossi ha schierato molte riserve per preservare le energie per la sfida di Coppa Italia di mercoledì contro l'Inter.

La Sampdoria fa un passo indietro nel gioco al Granillo dove l'ex Mazzarri non riesce ad incidere come nel passato, i padroni di casa vincono senza brillare ma a questo punto del torneo contano solo i punti salvezza che Brienza riesce a capitalizzare grazie all'imbeccata di Cozza; pari ad Empoli che non soddisfa nessuno con il terzo gol di Lucarelli che alimenta le speranze gialloblu spente da una giocata del solito Giovinco, partita con poche occasioni da rete che forse gli ospiti avrebbero vinto ai punti.

Colpo grosso del Cagliari che dopo la battuta a vuoto di San Siro vince a Livorno inguaiando Camolese da stasera ultimo in classifica, i padroni di casa partono fortissimo e oltre al gol di Galante creano diverse occasioni da gol che non riescono a concretizzare, poi sale in cattedra Robert Acquafresca che con una doppietta e un palo legittimano il predominio isolano per larghi tratti portando Ballardini al quartultimo posto e virtualmente salvo; il Napoli vince contro una discreta Atalanta poco incisiva in zona gol, i partenopei sbloccano il match nella ripresa grazie ad un gol di Hamsik viziato da un fuorigioco millimetrico e da un gol di mano di Lavezzi, De Laurentiis spera ora nell'intertoto.

Il Torino colleziona la quinta sconfitta nelle ultime sei giornate contro un buon Genoa che pur non avendo obiettivi ha dominato la partita, risultato e prestazione disastrosi; un primo tempo imbarazzante e una ripresa senza reazione dopo i gol sono un campanello d'allarme che a questo punto suona non solo per Novellino ma anche per la società, che dovrà stare molto vicina al gruppo per trovare una via d'uscita che sembra complicata dalle prossime sfide contro Roma e Inter.

Inter che nel posticipo risponde alla vittoria dei giallorossi battendo la Fiorentina, i viola dominano nei primi venti minuti con un gioco brillante ma calano alla distanza anche per la stanchezza dell'impegno Uefa, nella ripresa la fisicità dei nerazzurri unita all'esperienza di Viera che propizia il vantaggio di Cambiasso e il raddoppio di super Mario Balotelli mettono in cassaforte i tre punti che riportano i ragazzi di Mancini a quattro lunghezze dall'inseguitrice.

tutte le notizie di