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Serie A: commento alla 34.a giornata

Nino Mancini
di Nino ManciniClaudio Ranieri da Testaccio è il vero protagonista del derby, prima evita “l'onta” della panchina a Totti e la squadra disputa un primo tempo imbarazzante merito anche di una buona Lazio che accorcia gli spazi e...

di Nino Mancini

Claudio Ranieri da Testaccio è il vero protagonista del derby, prima evita “l'onta” della panchina a Totti e la squadra disputa un primo tempo imbarazzante merito anche di una buona Lazio che accorcia gli spazi e aggredisce gli avversari, andando in vantaggio su un off side non impeccabile; nella ripresa i giallorossi tornano in campo senza i romani Totti e De Rossi e con Taddei e soprattutto Menez riprendono l'inerzia dell'incontro, soprattutto dopo l'errore dal dischetto di Floccari che avrebbe probabilmente chiuso il match, Vucinic prima su rigore poi su punizione firma la doppietta che vale il primo posto a quattro giornate dal termine del torneo.

Nell'anticipo di venerdì sera nel derby d'Italia l'Inter aveva avuto la meglio sulla Juve solo nel finale dopo aver sofferto i bianconeri nei primi venti minuti, rimasti in dieci nel finale del primo tempo gli ospiti hanno tenuto il campo senza più pungere Julio Cesar ma solo una perla di Maicon ha sbloccato il risultato, Zaccheroni recrimina per la prima ammonizione a Sissoko in un'annata da dimenticare; da incorniciare invece l'ennesima salvezza del Chievo che battendo un Livorno ormai con un piede in serie B si regala un'altra annata in paradiso.

Il Milan butta alle ortiche un'altra partita e a Marassi perde in rimonta nel recupero contro una Sampdoria che sfrutta la superiorità numerica per l'espulsione di Bonera in occasione del rigore su Cassano, Pazzini punisce oltre misura una squadra che ha avuto diverse occasioni da rete non finalizzate e continua il sogno Champions; obiettivo anche del Palermo che con una rimonta nel finale a Cagliari guadagna un punto prezioso su un campo difficile dopo l'esonero di Allegri, reo per Cellino di essere troppo bravo e quindi corteggiato da qualche grande società, i sardi avanti di due gol e padroni della partita non sono riusciti regalare la prima vittoria al neo allenatore Festa.

Spera il Napoli che battendo il Bari con una doppietta di Lavezzi si affida a passi falsi di chi la precede in classifica, i pugliesi hanno troppe assenze per continuare a regalare partite come quelle apprezzate fino a qualche domenica fa; il Genoa batte il Parma non senza polemiche per qualche decisione arbitrale e lo scarso fair play in campo, in fuorigioco il gol decisivo di Fatic.

Annata nera per la Fiorentina che senza motivazioni cede all'Atalanta che crede ancora nella salvezza, il Bologna si illude a Udine dopo l'autogol iniziale di Zapata ma Di Natale raddrizza il risultato nel finale e riporta i felsinei nella zona calda; il Siena nonostante il pareggio a Catania rimane nelle retrovie ma continua ad onorare il campionato anche se sei punti appaiono troppi per sperare.

In Premier giornata nera per gli italiani con le sconfitte nei derby di Ancelotti contro il Totthenam apparso superiore agli incerti Blues, mentre Mancini viene punito nel recupero da Scholes dopo un match point non sfruttato e una partita controllata agevolmente, l'Arsenal perde malamente contro il Wigan che rimonta due gol e vince nel finale con la complicità del portiere dei Gunners apparso imbarazzante in diverse occasioni mentre il West Ham di Zola sarà protagonista del monday night contro il Liverpool; nella Liga il Barcellona impatta sul pareggio senza reti nel derby contro l'Espanyol che ha il merito di giocarsela a viso aperto contro una squadra con la testa già alla semifinale di San Siro di martedì, ne approfitta il Real che regola il Valencia non senza soffrire e si riporta ad un punto dagli eterni rivali.