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Serie A, commento alla 34.a giornata

Nino Mancini
di Nino Mancini Giornata forse decisiva per lo scudetto, nell'anticipo pomeridiano la Roma impatta contro il Livorno un match che ha dominato per larghi tratti e non ha chiuso solo per la bravura del romano Amelia e all'imprecisione dei suoi...

di Nino Mancini

Giornata forse decisiva per lo scudetto, nell'anticipo pomeridiano la Roma impatta contro il Livorno un match che ha dominato per larghi tratti e non ha chiuso solo per la bravura del romano Amelia e all'imprecisione dei suoi terminali, Totti che avrebbe dovuto essere fermato dal giudice sportivo per l'episodio di Udine finisce invece il torneo per un grave infortunio che lo terrà invece fuori per almeno quattro mesi.

L'anticipo serale ha regalato alla Fiorentina una preziosa vittoria contro un buon Palermo, sempre in partita anche con l'uomo in meno per l'espulsione di Rinaudo nella ripresa, Prandelli deve essere soddisfatto per la stagione intensa (insieme alla Roma è la squadra italiana che ha giocato più partite) e ora avanti con la semifinale Uefa a Glasgow.

Il pomeriggio domenicale ha regalato bel calcio e gol a Milano e Bergamo, e nervosismo per la posta in palio con cartellini assortiti sugli altri campi: il Milan era costretto a battere la Reggina per alimentare speranze per il quarto posto, missione compiuta grazie ad una grande prova di Kaka sigillata da una tripletta con due rigori contro una squadra in partita solo per pochi minuti; una tripletta di Del Piero stende un'Atalanta meno combattiva del solito con una difesa particolarmente distratta anche sul gol in apertura di Legrottaglie, e ora solo la matematica separa i bianconeri dalla qualificazione Champions.

Lo spareggio per continuare a sperare nel quarto posto si giocava a Marassi dove Sampdoria e Udinese hanno dato vita ad un bel primo tempo, Cassano e Bellucci continuano a far sognare i tifosi blucerchiati anche se il rigore inesistente fischiato da Dondarini ha innervosito i friulani rimasti in inferiorità numerica e senza allenatore, con due sconfitte consecutive ora ad Udine si programmerà il futuro pensando alla zona Uefa; il Genoa non fa sconti neanche al Siena e vince in trasferta lanciandosi all'inseguimento della zona Uefa, a soli tre punti dai friulani.

Il Catania batte una spenta Lazio grazie ad una buona prestazione al di là del rigore decisivo e delle due espulsioni che hanno privato gli uomini di Delio Rossi della possibilità di una reazione, per Zenga la salvezza è ora più vicina, anche il Cagliari fa un passo forse decisivo con un'altra maiuscola prestazione battendo nello spareggio l'Empoli grazie anche ad Acquafresca

Al Tardini il Napoli vince una brutta partita che ha dominato anche per l'eccessivo nervosismo dei padroni di casa a cui sono saltati i nervi dopo lo svantaggio, inspiegabili gli atteggiamenti di Gasbarroni con due entrate da pesanti sanzioni del giudice sportivo; con questa sconfitta si complica il cammino salvezza dei ducali mentre i partenopei possono guardare ad un piazzamento che consenta la partecipazione all'Intertoto.

Nel posticipo un ottimo Toro cede all'Inter solo per una distrazione su un alleggerimento di Lazetic che causa un corner, sul quale Cruz anticipa Dellafiore e ritorna al gol dopo quattro mesi, i nerazzurri non hanno disputato una buona partita e il merito è anche dei granata che hanno corso e pressato per buona parte del match, evidenziando però tutti i limiti in fase realizzativa, ma con questa grinta De Biasi può essere fiducioso per la salvezza.

Da domenica tutti in campo alle 15, per le ultime quattro giornate infatti non sono previsti anticipi e posticipi.