di Nino ManciniLa Juve vince lo scudetto battendo il Cagliari sul neutro di Trieste e la contemporanea sconfitta del Milan in uno dei derby più avvincenti ma con moltissimi episodi dubbi, tre rigori di cui almeno uno dubbio, un pallone entrato in porta per qualche millimetro e non convalidato da Rizzoli, per la legge del contrappasso, e soprattutto una tripletta del principe Milito che risponde alla doppietta di Ibra che aveva provato a tenere a galla una squadra in tono minore; ha vinto la squadra migliore, non la più forte, con un allenatore che ha portato serenità e grinta e due acquisti decisivi, Pirlo che il Milan ha regalato in modo incomprensibile e Vidal, rivelazione sia in fase di interdizione che realizzativa, Allegri aveva il gruppo più forte ma troppi infortuni e la Champions hanno fatto la differenza. La zona Champions ha visto l'allungo forse decisivo dell'Udinese che battendo il Genoa non ancora matematicamente salvo stacca le rivali, partita tesa con due espulsi rossoblu nel primo tempo e rimonta compromessa; il Bologna ferma un Napoli poco incisivo in fase realizzativa e allontana i partenopei dal terzo posto, felsinei che sotto la guida di Pioli hanno ritrovato gioco e gol chiudendo un'annata tribolata soprattutto da vicissitudini societarie.Spera ancora la Lazio che espugnando Bergamo tiferà Catania che se batteranno i friulani al Massimino regaleranno ai ragazzi di Reja il terzo posto, dopo una stagione piena di polemiche ed infortuni e cono alcuni passaggi a vuoto con squadre di minor caratura sarebbe forse il giusto riconoscimento ad un tecnico che ha quasi sempre tenuto la barra del timone ferma a dispetto di tutto, orobici che salutano comunque a testa alta i propri tifosi mettendosi alle spalle una rincorsa per la penalizzazione iniziale ed anche un gioco a tratti apprezzabile; pareggio con grappoli di gol a Palermo dove i padroni di casa non riescono a difendere il doppio vantaggio e si fanno prima raggiungere e poi superare da un Chievo venuto al Barbera senza l'assillo del risultato, Miccoli con una tripletta tiene a galla i rosanero che raggiungono i clivensi solo nei minuti finali rischiando addirittura il contro sorpasso.All'ora di pranzo il Parma vince a Siena e si conferma la squadra più in forma della fase finale del torneo, da quando gioca libero da ansie Donadoni ha mostrato il miglior calcio con Giovinco in forma strepitosa assistito da un centrocampo ermetico; si congeda a testa alta dalla massima serie il Novara che batte l'altra retrocessa Cesena in uno scontro che non aveva nulla da dire.Negli anticipi del sabato la Fiorentina ancora scossa vince a Lecce grazie a Cerci ed inguaia i giallorossi ora appesi ad un filo, in serata Totti si erge a protagonista con un rigore fallito ed una doppietta che lo porta al quinto posto nell'albo dei marcatori di tutti i tempi in Italia e regala un pareggio che non sposta le valutazioni di una stagione di transizione per la nuova proprietà americana, il Catania si è dimostrata squadra molto organizzata e Montella uno dei tecnici emergenti più preparati anche per gli schemi su palla inattiva, come nel gol di Marchese su corner.Vinta la Liga da un turno il Real batte solo nel recupero il Granada su autogol, Guardiola si è congedato dal Nou Camp con tanto di lacrime versate non solo dal pubblico, Messi l'ha salutato con quattro gol che lo portano a 50 solo in campionato, 71 se includiamo anche le coppe; in Germania oramai i giochi sono chiusi con il Dortmund campione mentre in Inghilterra ad un turno dal termine il City batte l'ostico Newcastle con una partita giudiziosa, primo tempo di contenimento e ripresa in attacco con diverse occasioni da rete e doppietta di Yaya Toure che regala a Mancini la possibilità di riportare il titolo dopo quasi cinquant'anni sull'altra sponda di Manchester, lo United batte lo Swansee ma se perdurerà la parità di punti anche al termine della prossima giornata Mancini vincerà per differenza gol.
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Serie A: commento alla 37.a giornata
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