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Serie A: commento alla 5.a giornata

Nino Mancini
di Nino Mancini Alla quinta giornata i campioni d'Italia trovano la prima sconfitta del torneo nei minuti di recupero dell'anticipo serale contro una Roma che fino a quel momento aveva meritato il pareggio maturato, poi una zuccata coraggiosa...

di Nino Mancini

 

Alla quinta giornata i campioni d'Italia trovano la prima sconfitta del torneo nei minuti di recupero dell'anticipo serale contro una Roma che fino a quel momento aveva meritato il pareggio maturato, poi una zuccata coraggiosa di Vucinic ha tolto dalla graticola Ranieri che già stamane ha chiarito con Totti e Adriano sostituzione e mancato ingresso; nel pomeriggio il Milan ringraziava Ibra che con la punta del piedone taglia 47 regalava tre punti immeritati contro un buon Genoa, Allegri dovrà prendere il coraggio a due mani e parlare con Galliani per annunciare l'ingresso in pianta stabile di Seedorf al posto di un Ronaldinho inutile lusso che toglie equilibrio alla squadra.

La partita servita all'ora di pranzo ci regala cinque gol a Cesena, con i padroni di casa che vanno in vantaggio tra le polemiche che portano Mazzarri all'espulsione, l'ingresso di Gargano e Cavani svegliano la squadra che grazie anche ad un rigore dubbio su Zuniga recupera il risultato e nel finale in contropiede permette allo stesso Cavani di raggiungere Eto in testa alla classifica dei cannonieri grazie alla pregevole doppietta; a Genova l'Udinese fa la partita ma non riesce a superare la Samp apparsa in calo di condizione e gioco, bene fa Guidolin a rammaricarsi per l'occasione persa.

Pareggio casalingo in rimonta per le siciliane, a Palermo il Lecce concretizza le uniche due occasioni del match e si porta avanti mentre deve schierare tutta la batteria degli attaccanti a disposizione per riuscire ad agguantare il pari con Maccarone a tempo scaduto; a Catania il Bologna segna su un rigore piuttosto generoso che Di Vaio trasforma sulla ribattuta del portiere, nella ripresa Viviano viene graziato prima da Mascara, poi aiutato dalla traversa, prima di capitolare su autorete di Britos, ai punti avrebbero meritato gli etnei.

Una Fiorentina a trazione anteriore ha battuto il Parma aiutata da un rigore netto su Gilardino, Mihailovic mette a tacere alcuni malumori anche se non crediamo potrà schierare un modulo così spregiudicato contro formazioni più organizzate, strano l'atteggiamento di Marino che non ha neanche provato a giocarsi la partita; dopo la goleada subita mercoledì sera il Bari batte il Brescia con gol di Rivas e Barreto su rigore, il gioco pugliese continua ad essere uno dei migliori del torneo, interessante Kone autore del temporaneo pareggio lombardo.

La Lazio batte il Chievo a Verona e raggiunge i nerazzurri in testa alla classifica, partita dominata dai ragazzi di Reja che hanno attaccato dal primo all'ultimo minuto, Zarate match winner si è divorato un'occasione nel primo tempo mentre Hernanez è stato troppo generoso graziando Sorrentino; nel posticipo dell'Olimpico Krasic si erge a protagonista con una tripletta e scaccia i fantasmi della crisi bianconera, anche se la difesa continua a ricordare la banda del buco ed il centrocampo non sembra ancora al meglio, anche se Aquilani prova a dettare i tempi, Felipe Melo funziona solo in fase di interdizione mentre Pepe non sempre riesce a saltare l'uomo, ne nasce una partita divertente con il Cagliari che per i primi trenta minuti tiene il campo alla pari, per poi calare alla distanza.

In Premier Mancini batte di misura Ancelotti grazie a Tevez e riapre il torneo mentre Owen regala il pari sul campo del Bolton ai cugini dello United, brutta sconfitta casalinga dell'Arsenal per mano del West Bromwich di Di Matteo che continua a stupire; in Bundesliga continua il sogno Maintz corsaro anche a Monaco contro i campioni del Bayern, tiene il passo il Borussia Dortmund e si avvicina il Wolsfburg che batte il Friburgo.

Nella Liga il Velencia continua la sua marcia in testa alla classifica grazie al successo a Gijon, grazie al pareggio a reti bianche del Real a Levante il Barcellona batte l'Athletic a Bilbao e lo scavalca portandosi al secondo posto, i ragazzi di Guardiola sotto un autentico diluvio vengono agevolati dall'uomo in meno già nel primo tempo e grazie a Keita riescono a scardinare la difesa basca anche senza l'infortunato Messi e il poco ispirato Pedro.

(Foto di Vucinic da Calciomercato.it)