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Serie A, commento alla 5a giornata

Nino Mancini
di Nino Mancini Nella domenica dei mondiali italiani su due ruote il campionato accorcia la classifica in testa, trova una nuova leader nella Lazio e da il bentornato al Milan che vincendo il derby nel posticipo accorcia ad un punto il distacco...

di Nino Mancini

Nella domenica dei mondiali italiani su due ruote il campionato accorcia la classifica in testa, trova una nuova leader nella Lazio e da il bentornato al Milan che vincendo il derby nel posticipo accorcia ad un punto il distacco dai cugini.

Partita intensa impreziosita dal gol di Ronaldihno su assist delizioso di Kaka, Seedorf ha dato i tempi ai rossoneri che hanno avuto una copertura quasi perfetta da Gattuso e Ambrosini, l'Inter ha patito la disposizione avversaria e non è riuscito a liberare la consueta forza fisica, Julio Cesar ha limitato i danni in almeno due occasioni.

Negli anticipi una brutta Juve impatta sul risultato a reti bianche contro una Sampdoria ostica e a tratti rinunciataria, con Camoranesi non al meglio l'unica emozione è stata il palo di Del Piero, il centrocampo è apparso meno brillante con Sissoko e Poulsen, forse Ranieri avrebbe potuto osare di più con Giovinco, Mazzarri dal canto suo prende atto del momento non particolarmente brillante e si accontenta del secondo pareggio contro una grande; in serata il solito Gilardino tiene a galla la Fiorentina regalando al presidente Della Valle i tre punti per il suo 43esimo compleanno, primo tempo noioso e ripresa illuminata dalla rete e dal tentativo del Genoa di raddrizzare il risultato soprattutto con il principe Milito.

La Lazio espugna l'Olimpico meritatamente e si propone come squadra del momento grazie alla rapidità di Pandev e Zarate, sempre più capocannoniere, all'organizzazione della manovra e ad un pizzico di buona sorte quando la traversa ha fermato il tiro di Abbruscato sull'uno a zero per i biancazzurri; i granata hanno disputato un buon primo tempo e nella ripresa si sono lasciati irretire da alcune decisioni discutibili del disastroso Gava; il Napoli vince nel finale a Bologna nonostante il robusto turnover imposto da Reja in vista del ritorno Uefa di Lisbona, nel finale un gol di Denis regala una posizione di classifica di tutto rispetto a De Laurentiis mentre la collega Menarini medita sul cambio di panchina per la quale è in lizza anche Novellino.

La Roma risale in classifica grazie alla vittoria contro un'Atalanta entrata in partita solo nella ripresa, Panucci si conferna il goleador del momento mentre Spalletti deve fare i conti con uno spogliatoio non proprio in armonia, il momento non è dei più semplici e se anche i nuovi arrivati come Menez mostrano segni d'insofferenza per la sostituzione ci sarà molto da lavorare.

L'Udinese liquida il Siena nonostante abbia sciupato diverse nitide occasioni da rete, i ragazzi di Giampaolo hanno rischiato di recuperare il risultato nella ripresa grazie all'intraprendenza di Maccarone al rientro; il Catania batte un Chievo che in trasferta non riesce ad esprimere una manovra degna di questo nome, gli etnei hanno dominato il match più di quanto dica il risultato con i ragazzi di Iachini mai pericolosi dalle parti del portiere avversario.

Il Lecce batte il Cagliari e mette in serio pericolo la panchina di Allegri, padroni di casa che hanno tenuto in mano la partita per tutti i novanta minuti ed ospiti capaci di pungere in una sola occasione, altro allenatore in pericolo Orlandi che perde con la sua Reggina anche a Palermo grazie soprattutto all'estro di Miccoli, Lillo Foti ha però ancora una volta messo a disposizione del suo tecnico una rosa di giovani promettenti ma più debole di molte concorrenti mentre Ballardini raccoglie tre punti che proiettano i rosanero nei quartieri alti della classifica, da sottolineare il bel gesto di Brienza.