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Serie A: commento alla 7.a giornata

Nino Mancini
di Nino ManciniDopo la sosta per le nazionali torna il campionato con la Lazio che si conferma in testa alla classifica, la trasferta di Bari si è rivelata meno insidiosa del previsto con i padroni di casa annichiliti dalla partita d'attesa...

di Nino Mancini

Dopo la sosta per le nazionali torna il campionato con la Lazio che si conferma in testa alla classifica, la trasferta di Bari si è rivelata meno insidiosa del previsto con i padroni di casa annichiliti dalla partita d'attesa dei biancazzurri nel primo tempo; ripresa illuminata da Hernanes che suggerisce e realizza da vero leader, bene anche Floccari che oltre al gol ha dato un contributo significativo anche in fase di copertura, i galletti recriminano per il palo di Castillo ma abbiamo negli occhi un altro Bari al San Nicola.

La Roma continua il suo silenzio stampa nonostante la vittoria nell'anticipo serale contro un buon Genoa, Totti si è giovato della sosta e ha contribuito alla vittoria sia con assist pregevoli che con lunghi possessi palla nel finale, i grifoni lamentano un rigore su Toni e un gol divorato dallo stesso centravanti nel primo tempo; all'ora di pranzo l'Inter liquida il Cagliari che nella ripresa ha messo sotto per lunghi tratti i campioni d'Italia salvati da Julio Cesar, gran gol di Eto che si prende la rivincita su quei pochi incivili che hanno costretto a sospendere il match per tre minuti per insulti razzisti al camerunense.

Gol e spettacolo al Barbera dove Zamparini ha potuto gustarsi le perle dei suoi gioiellini che hanno deliziato mister Rossi con giocate di alta scuola, oltre a Pastore che si sta sempre più affermando come il vero leader stanno crescendo i due sloveni Ilicic e Basinovic, con Pinilla terminale offensivo devastante, il povero Bologna ha provato a limitare i danni senza riuscirci; a Catania il Napoli si illude di conquistare i tre punti nonostante diversi interventi decisivi di De Sanctis , il vantaggio di Cavani viene recuperato dall'argentino Gomez, che regala il meritato punto a Giampaolo, presentatosi in panchina con un paio di baffi inguardabili.

Il Parma pareggia a Cesena pur giocando meglio, i romagnoli stanno perdendo parte della brillantezza di inizio torneo mentre i ducali recriminano qualche occasione da gol e la mole di gioco che non viene capitalizzata, come si evince dalla classifica deficitaria; la Juve passeggia con il Lecce grazie a Krasic ed Aquilani, veri leader della squadra, ad un rigore generoso che ha permesso a Felipe Melo di far pace con il pubblico, a Del Piero di raggiungere Boniperti con 178 gol, De Canio ha aiutato gli avversari provando a giocarsi la partita a viso aperto contro una squadra più forte e in un momento di grazia.

La Fiorentina scivola mestamente in fondo alla classifica dopo una buona prestazione a Marassi, in vantaggio fino a due terzi di gara prima raggiunti e poi superati da una Samp che ci ha creduto di più, non sappiamo se Mihailovic rischia la panchina ma sembra si sia smarrita l'intensità degli anni scorsi; l'Udinese invece viene dominata per novanta minuti dal Brescia che si fa sorprendere solo in un'occasione da Corradi che toglie a Guidolin un po' di pressione.

Nell'anticipo pomeridiano il Milan batte il Chievo grazie alla nuova coppia Ibra che inventa e Pato che realizza, nonostante il risultato da rivedere la difesa in difficoltà nella ripresa ed in parte il centrocampo con Seedorf e Ronaldinho che non possono convivere, l'ingresso di Boateng ha in parte supplito, i veneti avrebbero potuto essere più incisivi con terminali offensivi più in forma; e ora lo scontro leggenda al Bernabeu contro Mourinho martedì sera.

L'ex interista va in testa alla Liga grazie alle doppiette di Higuain e Cristiano Ronaldo a Malaga e alla contemporanea sconfitta del Valencia al Camp Nou, Guardiola dopo essere passato in svantaggio in un primo tempo sciagurato, nella ripresa grazie ad Iniesta e Xavi ha prima pareggiato poi ribaltato il risultato raggiungendo gli avversari al secondo posto; in Bundesliga l'Amburgo batte il Mainz e ferma il record assoluto di vittorie consecutive dei padroni di casa, che rimangono però in testa alla classifica in coabitazione con il Borussia Dortmund corsaro a Colonia, battono un colpo Werder Brema e Bayern Monaco vittoriose rispettivamente contro Friburgo e Hannover.

In Premier continua il momento grigio del Manchester United che si fa rimontare il doppio vantaggio dal West Bromwich di Di Matteo, Ferguson continua ad ignorare Rooney e i risultati non gli danno ragione, spifferi di spogliatoio annunciano il divorzio a gennaio, rallenta anche il Chelsea fermato dai Villans e ne approfitta Mancini che con un po' di fortuna e la vena realizzatrice di Carlitos Tevez batte il Blackpool e si issa solitario al secondo posto, l'Arsenal batte il Birmingham mentre il Liverpool non festeggia il cambio di proprietà facendosi superare nel derby dall'Everton.