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Serie A, commento alla 7a giornata

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 di Nino Mancini La settima di campionato presenta una testa della classifica affollata, con nove squadre in tre punti ad inseguire l'Inter che prova ad allungare; nell'anticipo pomeridiano una discreta Fiorentina batte la Reggina grazie ad...
Nino Mancini

 di Nino Mancini

La settima di campionato presenta una testa della classifica affollata, con nove squadre in tre punti ad inseguire l'Inter che prova ad allungare;nell'anticipo pomeridiano una discreta Fiorentina batte la Reggina grazie ad un rigore di Pazzini nel primo tempo e alla doppietta di Gilardino, 100 gol nella massima serie di cui 33 con Prandelli in panchina, che entrato a ripresa in corso ha messo il sigillo sul rientro nei quartieri alti e alla crisi calabrese che potrebbe costare caro al tecnico Orlandi.

In serata il Napoli batte la Juve in rimonta e ritrova la testa della classifica anche solo per una notte dopo oltre quindici anni, i bianconeri con gli uomini contati hanno disputato una gara discreta ma dopo il vantaggio di Amauri sono crollati nella fase difensiva con due amnesie inspiegabili, sul banco degli imputati mister Ranieri con qualche cambio discutibile e una classifica deficitaria, e ora Real Madrid e derby potrebbero essere gli ultimi banchi di prova; De Laurentiis fa bene a raffreddare gli entusiasmi dei tifosi ma la squadra appare strutturata per un campionato di livello con diverse alternative anche in panchina per mister Reja.

Il Milan batte la Sampdoria solo nella ripresa e grazie ad un rigore dubbio con conseguente espulsione, Ronaldinho regala una doppietta ai tifosi e il solito Inzaghi chiude il match che riporta i rossoneri nei quartieri alti, i blucerchiati rimangono nelle zone basse della classifica; derby di vertice a Catania dove i padroni di casa battono un buon Palermo e confermano il momento di grazia della squadra di Zenga, i rosanero sono stati comunque penalizzati dall'espulsione di Carrozzieri nel finale del primo tempo.

L'Udinese rimette in piedi la partita dopo una partenza a rilento, a Lecce i padroni di casa vanno in vantaggio di due reti grazie anche ad un regalo difensivo ma gli uomini di Beretta non riescono a portare a casa i tre punti grazie anche alla classe di Sanchez; la Lazio inizia a giocare al Dall'Ara solo nella ripresa quando ormai il Bologna era avanti di tre gol, significativa la dimostrazione d'affetto dei rossoblu verso il loro allenatore in bilico, il rientro di Rocchi nella ripresa autore del gol della bandiera è l'unica buona notizia di giornata per Delio Rossi.

Il Torino domina la partita e spreca diverse occasioni da gol regalando nel finale i tre punti ad un Cagliari che da parte sua ci ha creduto schierando due punte nonostante soffrisse a centrocampo, periodaccio per i granata alla terza sconfitta consecutiva nonostante un gioco decisamente migliore rispetto alla scorsa stagione; la legge di Marassi colpisce anche il Siena sconfitto dal Genoa grazie ad un gol di Biava, Giampaolo recrimina per un palo di Galloppa nella ripresa ma padroni di casa apparsi superiori ai bianconeri.

Pareggio senza troppe emozioni a Verona, l'Atalanta rimonta il primo gol in serie A del difensore gialloblu Mantovani grazie alla classe di Ferreira Pinto ma i bergamaschi non hanno mostrato la solita fluidità di gioco; nel posticipo di Roma l'Inter dilaga contro una Roma troppo fragile dietro, le assenze di Mexes e Panucci si sono fatte sentire contro uno straripante Ibrahomovic e nonostante un primo tempo abbastanza equilibrato ad inizio ripresa i ragazzi di Mourinho sono partiti a razzo rifilando tre gol nei primi undici minuti.

Per i nerazzurri un buon viatico anche in prospettiva Champions mentre per Spalletti che volerà insieme ai suoi a Londra per incontrare il Chelsea l'unica nota positiva è il rientro di capitan Totti apparso recuperato fisicamente.

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