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Serie A: commento alla 8.a giornata

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di Nino ManciniLo sciagurato turno di coppe europee certifica la continua discesa del calcio italiano che dopo aver perso a favore della Germania il terzo posto utile a quattro rappresentanti nella Champions è scivolato al sedicesimo posto,...
Nino Mancini

di Nino Mancini

Lo sciagurato turno di coppe europee certifica la continua discesa del calcio italiano che dopo aver perso a favore della Germania il terzo posto utile a quattro rappresentanti nella Champions è scivolato al sedicesimo posto, dietro tra le altre a Croazia, Grecia, Egitto e Slovenia nella classifica per nazioni; l'ottava giornata conferma la supremazia della Lazio che però ha subito il Cagliari per almeno venti minuti nella ripresa dimezzando prima lo svantaggio e sfiorando sempre con Matri il pareggio, ancora sugli scudi Mauri ed Hernanes mentre Floccari si conferma goleador quando riesce a giocare più vicino alla porta e libero da impegni di copertura oggi affidati a Zarate, finisce il periodo da incubo dei sardi con il calendario che dalla prossima giornata vedrà impegni meno proibitivi per gli uomini di Bisoli che hanno fatto vedere qualità che li aiuteranno a lasciare presto la coda del torneo.

Nell'anticipo serale la Fiorentina batte il Bari e muove la classifica togliendosi dall'ultimo posto, nel pre partita giusto tributo alla carriera a Giancarlo Antonioni che ha assistito ad una gara senza troppi sussulti, i galletti sono alla terza sconfitta consecutiva mostrando qualche passo indietro nella manovra sulle fasce mentre Mihailovic dovrà ancora lavorare molto per riavere la squadra che abbiamo ammirato gli anni scorsi, il graduale recupero degli infortunati dovrebbe aiutarlo a risalire la china; scialbo pareggio a reti bianche all'ora di pranzo a Parma, la Roma prova a fare qualcosa in più dei padroni di casa ma senza assestare il colpo letale, i ducali si giovano dell'ingresso di Giovinco che migliora il tasso tecnico e l'imprevedibilità, il silenzio stampa dei giallorossi alimenta gli spifferi che vedrebbero Totti nuovamente furioso dopo la sostituzione nell'intervallo, mentre visibile l'insofferenza di Vucinic dopo il cambio ad inizio ripresa.

Pioli regala il quarto posto in classifica al Chievo che batte il Cesena sotto una fastidiosa pioggia, i clivensi meritano i tre punti per l'organizzazione della manovra e per averci creduto fino alla fine, recuperando anche il momentaneo pareggio scaturito da uno sfortunato autogol; si ferma invece la Juve che non riesce a sfruttare neanche un abbaglio di De Marco che ha visto un rigore su Krasic inesistente, se è vero che Malesani ha impostato la partita sul contenimento i bianconeri non sono riusciti a creare delle vere occasioni da rete pur avendo sempre in mano la partita, siamo curiosi di vedere le decisioni del giudice sportivo sul comportamento del serbo.

Il Genoa riesce a battere il Catania solo grazie ad una disattenzione etnea, Gasperini dopo i 120 minuti di coppa Italia cambia alcuni uomini ma non riesce a convincere nel gioco, Giampaolo torna a casa senza punti ma può consolarsi con la prestazione positiva dei suoi ragazzi; il Lecce batte in rimonta il Brescia grazie a David Di Michele che incornicia una buona prestazione con un gol al volo dopo aver però sbagliato un rigore alquanto dubbio, primo tempo delle rondinelle con Caracciolo sugli scudi per il centesimo gol da professionista dopo aver divorato un'occasione a porta vuota, Iachini dopo un avvio di torneo bruciante non riesce più a vincere e conoscendo Corioni potremmo anche vedere un avvicendamento in panchina.

L'Udinese a zero punti dopo 3 turni infila la terza vittoria consecutiva contro il Palermo che ha iniziato a giocare solo dopo essere stato sotto di due reti, ha ragione Delio Rossi quando dice che ci vuole tempo per far maturare i giovani talenti che ha a disposizione, con Pastore ed Ilicic non pervenuti per 60 minuti, sta rientrando invece ai suoi livelli el nigno maraviglia Sanchez che dopo un mondiale da favola ha avuto un inizio stentato; onore a Guidolin ma soprattutto a patron Pozzo che ha tenuto la barra ferma del timone nonostante l'avvio disastroso, e ora la classifica inizia a dar loro ragione.

Nel posticipo serale di San Siro divisione della posta in palio tra i campioni d'Italia e la Sampdoria che non riesce a difendere il vantaggio di Guberti anche per l'infortunio di Curci, protagonista di un paio di ottimi interventi, incolpevole sul gol di Eto'o la riserva Da Costa che però ha dato un brivido ai propri tifosi su un corner nel finale, Inter meno incisiva ma Benitez può consolarsi con la crescita del giovane Coutinho e la sicurezza di Lucio che oltre a difendere ha preso spesso l'iniziativa nell'impostazione, Di Carlo oltre al punto riparte dal secondo tempo di livello; questa giornata inaugura anche per il campionato italiano il monday night, con la partita del San Paolo tra il Napoli e il Milan, con entrambe le formazioni che devono riscattare le delusioni europee.

Diluvio di gol del Real Madrid che si conferma padrone della Liga facendone sei al Santander con 4 gol di Cristiano Ronaldo, fa il suo dovere Messi che con una doppietta vince a Saragoza e stacca il Valencia battuto al Mestalla dal Maiorca grazie anche ad un rigore regalato agli ospiti; in Germania riprende la marcia del Maintz corsaro a Leverkuse, il Borussia viene fermato dalla sorpresa Hoffenheim mentre il Werder Brema rifila 4 gol a Monchengladbach e continua la rincorsa alle zone alte.

In Premier continua la marcia di Carletto Ancelotti che batte senza troppa fatica il Wolverhampton nel più classico dei testa coda, rientrato il caso Rooney con il prolungamento del contratto i devils battono non senza fatica un intraprendente Stock City grazie al Chicarito Hernandez nuova stella messicana di Ferguson e agganciano al secondo posto i cugini sconfitti dall'Arsenal anche lei a quota 17, partita falsata dall'espulsione dopo 4 minuti di Boyata per fallo da ultimo uomo, il pareggio del Tottenham contro l'Everton consente al West Bromwich di Roberto Di Matteo che ha sconfitto il Fulham di appaiarlo al quinto posto in classifica.

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