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Serie A: commento alla 8.a giornata

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Il campionato riprende dopo la sosta dopo i risultati delle nazionali che hanno ipotecato la qualificazione ai prossimi mondiali brasiliani e conquistato l’accesso alla fase finale degli Europei under 21; la classifica si accorcia con dodici...
Nino Mancini

Il campionato riprende dopo la sosta dopo i risultati delle nazionali che hanno ipotecato la qualificazione ai prossimi mondiali brasiliani e conquistato l’accesso alla fase finale degli Europei under 21; la classifica si accorcia con dodici squadre in tre punti, sedici in sei, anche se siamo solo all’ottava giornata l’equilibrio sta soprattutto in questi numeri.

 

La ripresa delle coppe europee impone i big match in anticipo, così il Napoli fa visita alla Juve nel pomeriggio e gioca alla pari per almeno un’ora, gli episodi favoriscono i bianconeri graziati dal palo su punizione di Cavani mentre una dormita su corner spiana la strada al gol di Caceres, pregevole il raddoppio di Pogba che si conferma come un talento grezzo ma emergente; in serata il Milan conferma il momento no, la Lazio merita i tre punti conquistati con il gioco più che con gli episodi favorevoli, Allegri vede qualche segnale di ripresa solo dopo l’ingresso di Pato ma la realtà è che dopo le svendite estive ci vorrà tempo a ricostruire una squadra all’altezza del passato, per ora è una come le altre, Petkovic si conferma la vera rivelazione di questo inizio torneo e inserisce la sua Lazio subito dopo il Napoli per un posto al sole.

 

All’ora di pranzo Pulga regala la seconda vittoria alla sua breve carriera nella massima serie, il Bologna prova ad impensierire Agazzi in due occasioni ma i padroni di casa meritano i tre punti per il miglior gioco espresso durante tutti i novanta minuti; nel pomeriggio l’Inter fa filotto, con la quarta vittoria consecutiva che le consente di affiancare la Lazio conferma la fama di squadra sparagnina che concede pochissimo agli avversari ma riesce con i suoi campioni davanti a fare gol, Cassano nel primo tempo e Palacio nella ripresa regalano due perle d’autore anche se il Catania ha creato diversi grattacapi alla difesa nerazzurra con un rigore che forse si poteva dare e che avrebbe influito sul risultato finale.

 

La Fiorentina porta a casa un solo punto da Verona, un passo indietro nel gioco meno fluido, buona la reazione dopo lo svantaggio di Thereau ma nella ripresa possesso di palla sterile, anche qui un rigore negato ai viola; l’Udinese nonostante l’inferiorità numerica per la doppia ammonizione a Danilo vince contro il Pescara, bianconeri in crescita di condizione rispetto ad inizio torneo anche se gli impegni europei potrebbero condizionarne i risultati.

 

Il Parma batte la Sampdoria grazie ad una doppietta di Amauri, favorita dalla severa espulsione del portiere Romero la squadra ducale ha controllato la partita anche quando gli ospiti hanno accorciato le distanze; vittoria in rimonta dell’Atalanta che festeggia al meglio il 105esimo compleanno, Reginaldo dà la sveglia ai nerazzurri con un bel gol ma ci pensa Cigarini su punizione a riportare in equilibrio e Bonaventura ad aprire la festa.

 

Detto ampiamente del buon punto conquistato a Palermo da Toro chiude la giornata il posticipo di Genova, dove la Roma chiede strada ai grifoni per migliorare la classifica per ora deficitaria.

 

Nino Mancini

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