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ROME, ITALY - DECEMBER 17: Referee Rosario Abisso gives instructions during the Serie A match between AS Roma and Torino FC at Stadio Olimpico on December 17, 2020 in Rome, Italy. The match will be played without fans, behind closed doors as a Covid-19 precaution. (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)
Una delle novità assolute portate dal Mondiale in Qatar è stata quella del fuorigioco semiautomatico. Si tratta di una tecnologia davvero all'avanguardia sulla quale però c'è poca conoscenza in quanto non si era mai vista prima della rassegna mondiale che si sta svolgendo in questo inverno 2022. A breve però sbarcherà anche nei campionati e nelle coppe per club andando a modificare sensibilmente alcuni aspetti legati a questa norma del fuorigioco. Ma vediamo di fare chiarezza sulle sue dinamiche.
In Qatar per lo svolgimento dei Mondiali è stata adottata questa nuova tecnologia del fuorigioco semiautomatico. Uno strumento che ha fatto il suo esordio nella competizione più prestigiosa del panorama calcistico e che ora è pronta ad espandersi anche in altri tornei. Come annunciato dal presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, questa novità verrà adoperata anche nel nostro campionato a partire dal 4 gennaio 2023. Si tratta della data in cui la Serie A ripartirà dopo la lunga sosta invernale per i Mondiali e nella quale andrà in scena la 16^ giornata che vede il Torino impegnato in casa contro l'Hellas Verona ultimo in classifica.
Questa è la domanda che più sta circolando tra i tifosi e gli amanti del calcio. Tutto funziona grazie ad un sistema di rilevamento automatico dei calciatori presenti in campo, merito di una serie di telecamere posizionate sulle parti superiori di ogni impianto di gioco. Un software chiamato "Limb-tracking technology" è poi in grado di tracciare la posizione del corpo di ogni giocatore in 29 punti differenti, oltre 50 volte al secondo. In questo modo l'intelligenza artificiale di questa tecnologia riesce a calcolare con esattezza il momento in cui va scattata l'istantanea in cui valutare il fuorigioco. Perché se tutto è così automatico e tecnologico questa nuova funzione si chiama fuorigioco "semi"automatico? Questo è dovuto al fatto che a prendere la decisione finale ci sarà comunque un essere umano. Le immagini create dal software vengono poi istantaneamente inviate alla sala VAR che può controllare e comunicare con l'arbitro molto rapidamente. L'importanza del direttore di gara e dei suoi collaboratori rimane altissima perché saranno sempre loro a dove valutare se si tratta di un fuorigioco attivo o passivo. Mancano ancora circa tre settimane e poi scopriremo quanto sarà di aiuto questa novità al sistema calcistico italiano.
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