News

Serie A, il Coni dà ragione ai club: l’indice di liquidità non è ammesso come requisito

Serie A, il Coni dà ragione ai club: l’indice di liquidità non è ammesso come requisito - immagine 1
Buone notizie per i 20 club di Serie A che parteciperanno al campionato dell’anno prossimo 2022-23: l’indice di liquidità, che prima che il Collegio di garanzia accogliesse l’appello delle squadre era un requisito fondamentale...
Redazione Toro News

Buone notizie per i 20 club di Serie A che parteciperanno al campionato dell'anno prossimo 2022-23: l'indice di liquidità, che prima che il Collegio di garanzia accogliesse l'appello delle squadre era un requisito fondamentale per l'ammissione alla prossima stagione, non sarà più un criterio per la partecipazione alla prossima annata calcistica. Questo perchè, come indica repubblica.it, la normativa in vigore visualizza la situazione contabile delle società fino al 31 marzo, con effetto dunque retroattivo, secondo i giudici presieduti da Gabriella Palmieri Sandulli. Tra i club di Serie A che erano più a rischio, risulta esserci la Lazio di Claudio Lotito: se il presidente biancoceleste non avesse vinto questo appello, avrebbe dovuto ricapitalizzare. Potrebbe esserci l'opzione che la Figc faccia appello al Tar, ma questa operazione richiederebbe almeno 30 giorni, e l'iscrizione al campionato 2022/23 scade il 22 giugno.

"La Lega Serie A prende atto con soddisfazione del pronunciamento odierno del Collegio di Garanzia del Coni in merito al manuale delle licenze nazionali 2022/2023 approvato dalla Figc e contenente, tra l'altro, l'introduzione dell'indice di liquidità come requisito di ammissione al campionato. Il dispositivo, comunicato dal massimo organo della giustizia sportiva, conferma la fondatezza delle obiezioni espresse a più riprese dalla Lega in merito ad una misura inopportuna non certo nel merito, ma nei modi e nelle tempistiche, soprattutto per gli effetti retroattivi sulla gestione in corso. L'auspicio è che da oggi si possa riprendere a lavorare tutti insieme per perseguire concretamente e in tempi rapidi quelle riforme che tutti, a cominciare dalla Lega Serie A, ritengono non più procrastinabili. Riforme che, per l'appunto, devono essere improntate sul dialogo e sulla sostenibilità diretta al rafforzamento della competitività del movimento calcistico italiano in sede nazionale e internazionale", questa la dichiarazione dellaLega Serie A dopo la sentenza, tramite una nota sul sito ufficiale.