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Dopo il parere positivo del Comitato tecnico scientifico (QUI i dettagli), anche il ministero della Salute ha approvato la circolare con il nuovo protocollo anti-Covid per le società sportive, che ovviamente comprende anche il campionato di Serie A. Secondo quanto riportato dall'ANSA, il documento - redatto dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 12 gennaio - individua regole "sicure e condivise" per assicurare parità di trattamento e dare certezza al prosieguo dei campionati alla luce della nuova ondata di Covid-19 consentendo di avere un'unica procedura a cui devono attenersi anche le ASL territoriali, senza il rischio di decisioni non omogenee come avvenuto ad inizio gennaio.
SODDISFAZIONE - Nel pomeriggio di martedì 18 gennaio c'è stata una riunione con i ministri Speranza e Gelmini, il presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga, il presidente del Coni, Malagò, la sottosegretaria allo sport, Vezzali e il presidente della Federazione medico sportiva, Casasco per le ultime valutazioni del caso. Il presidente della Federazione medico sportiva italiana Maurizio Casasco ha rilasciato alcune dichiarazioni all'ANSA in cui ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro svolto: "La predisposizione e il varo del documento dimostrano che quando si lavora di squadra, in maniera coordinata, da parte del governo e da parte dell'area sportiva e tecnico-medica Coni e federazioni si arriva a portare a casa un risultato straordinario nell'interesse degli atleti e dell'industria dello sport".
NUOVO PROTOCOLLO - Il documento prevede il blocco dell'intero gruppo squadra nel caso in cui si raggiunga un numero di positivi superiore al 35% dei componenti. La percentuale va calcolata su una rosa di 25 giocatori: dunque con 8 positivi in squadra si può giocare, mentre con 9 positivi scatta in automatico la facoltà dell'ASL di intervenire. Per i positivi al Covid scatta l'isolamento secondo le regole della quarantena; per i contatti ad alto rischio (i compagni) si consente la prosecuzione dell'attività con l'obbligo di sottoporsi a tamponi per cinque giorni; mentre chi non pratica attività sportiva nel gruppo squadra ha l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2.
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