Nel week end in cui il Real Madrid di Mourinho (vicino il rinnovo fino al 2014) vince per 2-1 contro il Barcellona e ipoteca di fatto il titolo in Spagna, in Italia i giochi sono ancora ben lungi da definirsi. Soprattutto in zona retrocessione, dove, sebbene Novara e Cesena siano ormai spacciate, per il terz'ultimo posto la lotta è invece apertissima. Quattro, infatti, le squadre in un fazzoletto di soli tre punti: Lecce a 35, Genoa a 36, Fiorentina e Cagliari a 38. Bene i giallorossi di Cosmi, che stanno mettendo in opera un'incredibile rimonta: grazie ad una rete al fotofinish di Bojinov, la compagine pugliese riesce a raggiungere il pareggio sul difficile campo della Lazio (al 30' della ripresa la rete del vantaggio di Matuzalem).
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Serie A, in zona salvezza è bagarre
Pareggia anche la Fiorentina, in casa contro l'Inter di Stramaccioni che si allontana sensibilmente dal terzo posto. Sfortunati i viola, che giocano bene ma non riescono a capitalizzare un riogre con Ljalic, parato da Julio Cesar. Male il Cagliari, che perde per 3-0 in casa del Parma (a segno Giovinco e poi Floccari e Okaka con due rigori). I gialloblu si tirano fuori dal pantano della zona retrocessione, balzando a quota 41 (ipotetica quota salvezza). Ma chi fallisce clamorosamente l'obiettivo, , è il Genoa, uscito sconfitto al Marassi per 4-1 contro un eccellente Siena di Sannino (futuro allentore dei rossoblu?).
Pareggia in casa del Chievo, ai piani più alti, l'Udinese, mentre non deludono Napoli e Catania, rispettivamente vittoriosi per 2-0 su Novara e Atalanta. Ma nel capoluogo partenopeo è scoppiato il caso-Cavani: "Resterò in futuro? Non lo so, sono problemi della società", il rischio di una rottura è alle porte.
Tralasciando il pareggio per 2-2 tra Palermo e Cesena, bisogna fare ora menzione -nota dolente per i tifosi granata- della lotta scudetto. Incredibilmente sciupone il MIlan, che pareggia in casa 1-1 contro un Bologna non certo irresistibile. Non tradisce le attese, invece, l'altra squadra di Torino, che si impone per ben 4-0 su un'inerme (e mai scesa in campo) Roma che gioca in dieci per più di un'ora: giusta l'espulsione ai danni di Stekelenburg che porta al rigore del momentaneo 3-0. I bianconeri ottengono il primato solitario, a più tre lunghezze dai rossoneri. Per Allegri l'impresa diventa più ardua, ma senza più Champion's e Coppa Italia la concentrazione verso il campionato dovrà essere ai massimi livelli.
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