Intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport, l’ex medico sociale della Nazionale italiana Enrico Castellacci ha parlato della ripresa del campionato: “Si potrà giocare cercando di rischiare il meno possibile. Servono delle linee guida che possano essere applicate, finora i protocolli non lo sono stati”.
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Serie A, parla Castellacci: “Protocollo inapplicabile, non possiamo chiudere i giocatori in ritiro”
Il punto / L’ex medico sociale della Nazionale ha spiegato le criticità di due punti del protocollo
L’attenzione di Castellacci si è quindi spostata sui punti critici del protocollo: “Il medico non può avere la responsabilità civile e penale. Noi questa mattina manderemo lettera a Spadafora per far chiarezza dal punto di vista giuridico. Ritiro lungo? Un problema. Ma è molto chiaro. Noi usciamo fuori da 2 mesi di lockdown. Non possiamo costringere i giocatori a rimanere chiusi altri due mesi. Dopo una settimana o dieci giorni loro vorranno far ritorno in famiglia. Dobbiamo essere in grado di far capire loro le responsabilità che hanno nei confronti anche dei loro cari. Il problema quindi non è tanto ricominciare ma portare a termine la stagione. 13 giugno? Non so se sia la data. Penso possa riprendere ma serve qualcosa di certo su tutto”.
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