Ai microfoni di Radio TMW, il presidente della Figc Gabriele Gravina ha fatto il punto sulla ripresa dei campionati: "Diamo priorità assoluta alla conclusione dei campionati. E' un'esigenza per evitare un'estate piena di contenziosi legali. Ciò non toglie che la federazione è responsabile e deve valutare anche altre ipotesi. La data che abbiamo ipotizzato è il 20 maggio, sforando la famosa scadenza del 30 giugno per finire a luglio".
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Serie A, parla Gravina: “Priorità assoluta far ripartire la stagione: ipotesi 20 maggio”
Le parole / Il presidente della Figc torna a parlare sulla ripresa, tra tutte le ipotesi al vaglio
Sempre sull'ipotesi di una ripresa, Gravina ha ulteriormente chiarito alcuni concetti: "Noi stiamo agendo in due direzioni. Prepariamo i calendari in base alle finestre utili. La partenza e l'arrivo dipendono dalle ordinanza del governo e dall'opportunità che Uefa e Fifa ci stanno offrendo di andare oltre il 30 giugno, si parla addirittura di agosto. Mi dispiacerebbe correre il rischio di compromettere anche la prossima stagione. Noi siamo molto rispettosi delle indicazioni che ci arrivano. Ma nessuno di noi, ad oggi, può fare previsioni. Ma ciò non significa che non dobbiamo comunque lavorare e programmare".
Imbeccato su possibili scadenze, Gravina ha quindi spiegato che "non abbiamo una data definitiva come ultimo termine né per la partenza né per l'arrivo. Ringrazio Uefa e Fifa che ci stanno offrendo una serie di finestre. La priorità assoluta è chiudere i campionati nazionali. Oggi abbiamo deciso di spostare le gare delle nazionali, liberando la finestra dell'1-9 giugno per giocare i campionati nazionali. Giocare in campi neutri? Non è una buona previsione ma un'ipotesi sulla quale si sta lavorando in Italia e non solo. Si cercano alcune strutture con la totale messa in sicurezza".
Se non si potesse proseguire, il campionato verrebbe annullato? Alla domanda Gravina ha risposto così: "Annullare credo che sia abbastanza complicato, ormai si è giocato per oltre due terzi del campionato, ci sarebbe un'emergenza legale. Dobbiamo salvaguardare il valore del campo. Poi bisogna valutare per lo Scudetto, se assegnarlo o meno, ma la Juventus ha già fatto intendere di non volerlo. Bisogna poi indicare le società per Champions ed Europa League, oltre alla questione di promozioni e retrocessioni. Farò di tutto perché i campionati si possano concludere sui campi, un'estate di ricorsi nei tribunali sarebbe una pesante mazzata".
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