La tecnologia del fuorigioco semiautomatico è arrivata ufficialmente anche in Italia dalla 1^ giornata del girone di ritorno dell'attuale campionato di Serie A, ma nelle competizioni italiane ha debuttato durante la Supercoppa italiana 2023 a Riyad. L'obiettivo principale di questa implementazione è senz'altro quello di ridurre i tempi decisionali in merito a un possibile fuorigioco, ma le polemiche sulla troppa precisione e il mancato margine di sforo non mancano.
IL TEMA
Serie A, sul fuorigioco semiautomatico è già polemica: motivo? Troppa precisione
Fuorigioco semiautomatico, polemiche sulla troppa precisione: il caso
—Le polemiche sono scoppiate soprattutto dopo la partita tra Juventus e Fiorentina, dove il fuorigioco semiautomatico ha tolto, per una questione di millimetri, sia da una parte che dall'altra. E il motivo delle lamentele, infatti, non riguarda lo strumento tecnologico in sé, bensì la precisione di utilizzo. "Questo non è più calcio", sostengono molti tifosi. E da qui, ecco che il mondo del calcio si divide ancora una volta in due: da un lato chi sostiene che il fuorigioco semiautomatico sia un'innovazione positiva nella sua completa precisione; mentre dall'altra, come visto, c'è chi è contrario a tutta questa meticolosità.
La prima volta in Supercoppa italiana e la prima volta in casa Toro
—Il fuorigioco semiautomatico ha debuttato nelle competizioni italiane durante la Supercoppa italiana 2023 a Riyad. Il gol di Dimarco è stato infatti il primo a essere stato assegnato grazie all'uso della nuova tecnologia, dopo un silent check col VAR che ha avuto per oggetto la posizione di Nicolò Barella, il quale aveva servito l'assist. Il Torino, invece, si è ritrovato a fare i conti la prima volta con il nuovo fuorigioco semiautomatico nella partita casalinga contro l'Udinese. Il gol della vittoria, firmato da Karamoh, era stato annullato dall’arbitro Prontera su segnalazione dell’assistente, ma il fuorigioco semiautomatico ha mostrato alla squadra arbitrale la regolarità della posizione del numero 7 granata.
Il fuorigioco semiautomatico: cos'è e come funziona
—Il fuorigioco semiautomatico consiste in 12 telecamere installate nello stadio, oltre a quelle delle tv, che tracciano 29 "punti-dati" di ogni singolo giocatore in campo, indicando con maggior accuratezza la sua posizione sul terreno da gioco. Questi dati vengono inoltrati a un AVAR dedito specificamente al fuorigioco con il compito di verificare e comunicare la decisione al VAR e all'arbitro in campo. La maggiore precisione fornita dalla tecnologia consente di conseguenza maggiore rapidità: sono necessari circa 20 secondi per determinare l'effettivo fuorigioco o meno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA