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campionato
Partiamo dalla fine, dal fischio dell’arbitro Banti che decreta la conclusione del posticipo domenicale e la seconda vittoria di Zac, che esce dal campo con una faccia che descrive tutto il suo stato d’animo.
Il Toro riesce ad incamerare la seconda vittoria in campionato segnando solo su rigore con il migliore in campo, Rosina, ma siamo ancora lontani dal gioco che ci aspettiamo dalla squadra, bene invece l’aggressività e l’ordine per tutti i 90 minuti. Cioffi ha giganteggiato contro Bonazzoli e Quagliarella, l’intero reparto non ha avuto amnesie; Ardito efficace a centrocampo e Lazetic ad intermittenza sono state le novità dall’inizio, mentre l’impatto sulla gara di Abbruscato è stato positivo al di là del rigore procurato pochi minuti dopo il suo ingresso. Vittoria nel complesso meritata contro una Samp apparsa abulica, che non ha creato pericoli alla porta di Abbiati.
Con un bel gol di Crespo ad inizio partita l’Inter si issa solitaria in testa alla classifica dopo una partita che la Reggina ha condotto per larghi tratti, con molte occasioni da gol che hanno messo in luce un ottimo Julio Cesar; Mazzarri può essere contento per la prestazione, anche se le ripetute frizioni con il direttore di gara gli procureranno lo stop di almeno un turno dopo l’espulsione.
L’altra capolista invece cade nell’anticipo serale a Cagliari, subendo un gol nel finale dopo aver giocato un tempo in dieci per l’espulsione di Simplicio ed una gara che avrebbe meritato di pareggiare; i sardi hanno mostrato un tridente offensivo di tutto rispetto, con Suazo finalmente assistito da Esposito e Langella tornati ai livelli di due anni fa, ed un organico che sta mandando a memoria gli schemi di Giampaolo.
Le altre due siciliane completano il cappotto regionale, con sconfitte di goleada; il Catania perde partita, nervi e faccia all’Olimpico di Roma contro i giallorossi, Spalletti alla fine sembra abbia chiesto scusa agli avversari per l’accanimento dei suoi nell’infierire contro avversari rimasti prima in dieci, poi in nove. Marino dovrà lavorare sulla testa dei suoi, non è possibile che Mascara lasci per la terza volta in dodici giornate la squadra in inferiorità numerica, e pur avendo anche noi i dubbi sul primo gol di Panucci la reazione nervosa è apparsa scomposta. Il Messina incassa quattro gol dalla Lazio in casa, i biancazzurri sembrano tornati in forma con nove reti in due partite, la squadra di Giordano ha provato a riequilibrare il match esponendo la difesa al contropiede letale.
L’Udinese ritrova gol e punti contro il Siena, come il Livorno contro il Parma.
Dopo quattro sconfitte solo un pareggio nell’anticipo del pomeriggio per il Milan sul campo dell’Empoli; i rossoneri oltre al gioco non hanno la sorte dalla loro, con altri due legni colpiti da Oliveira anche in questo match. L’esordio di Sonetti sulla panchina dell’Ascoli ha portato un punto nel finale, dopo che la Fiorentina, passata in vantaggio con Toni, non ha saputo chiudere la partita grazie anche agli interventi di nonno Pagliuca.
Divertente pareggio a Verona, dove il Chievo avanti di due gol non è riuscito a conquistare i tre punti contro un’Atalanta mai doma, e con un terzino, Loria, che si permette il lusso di segnare un eurogol.
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