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campionato
La dodicesima di ritorno registra il pareggio della capolista Inter al Granillo in una partita non indimenticabile, che gli uomini di Mazzarri hanno rischiato di vincere se Julio Cesar non si fosse opposto da campione. I calabresi hanno tenuto testa alla banda Mancini orfana di Ibrahimovic, guadagnando un punto prezioso in chiave salvezza.
La Roma vince con il Catania sul neutro di Lecce con le seconde linee Tavano e Vucinic, autore della seconda rete in quattro giorni; i siciliani alla quarta sconfitta consecutiva si ritrovano al limite della zona pericolosa, se Marino non riuscirà a riprendere il filo del gioco e i risultati del girone d’andata sarà complicato gestire l’esiguo vantaggio sulle rivali.
Al Messina non basta il ritorno di Giordano sulla panchina per fermare la Lazio all’Olimpico, i biancazzurri pur non giocando una partita memorabile riescono a portare a casa i tre punti che li consolidano al terzo posto; per il quarto posto il Palermo appare in affanno dopo la sconfitta casalinga contro il Cagliari. Zamparini ha esonerato Guidolin nel post partita salvo poi prendersi quarantotto ore per ratificare la decisione, i siciliani sono la brutta copia di pochi mesi fa e non basta l’infortunio di Amauri per giustificare questa involuzione di gioco e di risultati; il Cagliari guadagna tre punti preziosissimi per il prosieguo del torneo.
Il posticipo ha chiarito che sarà il Milan a giocarsela con i rosanero e forse con la Fiorentina per l’ultimo posto in Champions, l’Empoli si è arreso alla classe di Ronaldo, artefice di assist e gol d’autore; fa bene Cagni a rallegrarsi comunque di un campionato da incorniciare, e a sottolineare che se perdi con Milan e Lazio non sei da Champions ma da zona Uefa.
Il Toro a Genova non vinceva da tempo immemore, e anche stavolta torna a casa con una sconfitta di misura che non compromette il cammino della truppa di De Biasi ma accende un campanello d’allarme sulla scarsa reazione una volta passati in svantaggio, Rosina meno brillante del solito non è riuscito ad incidere sull’incontro.
A Siena commovente saluto a Paolo De Luca, presidente scomparso otto giorni fa, e partita dai due volti, il primo tempo dominato dall’Udinese con il doppio vantaggio, recuperato dai padroni di casa nella ripresa giocata ai livelli di qualche mese fa.
La Fiorentina batte l’Ascoli di goleada, impreziosita da un eurogol di Montolivo; i viola continuano nella rincorsa alle zone alte e condannano gli uomini di Sonetti ad una retrocessione oramai quasi certa. Il Parma si aggrappa al baby Rossi per battere in zona Cesarini il Livorno e guadagnare tre punti della speranza, mentre a Bergamo un rigore di Doni regala la vittoria all’Atalanta sul Chievo colpevole di aver fallito un penalty con Obinna.
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