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"All'uscita dal CONI, dove è in corso il Consiglio Nazionale, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora si è fermato con i giornalisti e, tra le altre cose discusse, si è soffermato sulle partite a porte chiuse che si svolgeranno in Serie A. "Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria ed Emilia-Romagna sono le sei regioni interessate dal provvedimento. In questo momento non c'è motivo per estendere le restrizioni ad altre regioni. In ogni caso stiamo continuando a monitorare la situazione".
"Sugli spostamenti dei tifosi dalle regioni Spadafora ha specificato: "Chi si muove dalle regioni non diventa un fattore di rischio. Ricordo però - riporta Tutto Mercato Web - che dalle zone dei focolai non ci può muovere. Non ci sono elementi per poter pensare a una situazione diversa anche da chi pensa di spostarsi da una regione all'altra".
"Il ministro però ha specificato: "Le nostre disposizioni sono di non disputare manifestazioni sportive nelle regioni indicate, fatta eccezione per le porte chiuse. Alcune società hanno evidenziato che le porte chiuse creano danni, ma io non entro nelle scelte autonome del mondo dello sport. Noi non abbiamo imposto le porte chiuse, se si trovano date per disputare le gare più avanti, per noi non ci sono problemi".
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