All'antivigilia di Bologna-Torino, gara valida per il 13esimo turno del campionato di Serie A, il tecnico dei rossoblù, Thiago Motta, ha presentato la partita in conferenza stampa. Di seguito le parole dell'allenatore.
le voci
Thiago Motta pre Bologna-Toro: “Granata squadra forte. Juric ha dato continuità”
La novità è l'assenza di Orsolini. Cosa cambia per il reparto offensivo? "Abbiamo Ndoye, Saelemaekers, Karlsoon che possono occupare quella posizione e possono dimostrare il loro talento. Mi dispiace per i giocatori quando si infortunano".
La classifica dice che il Bologna sta meglio rispetto al Torino. Si giocherà una partita tra due squadre che possono dare fastidio alle grandi... "Noi giocheremo per dare il nostro massimo contro una squadra forte con un allenatore che ha saputo dargli continuità".
Nella lista dei diffidati c'è Aebischer e poi Thiago Motta... Lei si butterebbe nel fuoco per i suoi giocatori? "Devo migliorare. Per quanto riguarda il gruppo, loro si butterebbero per me e io per loro. Siamo una squadra, remiamo tutti nella stessa direzione e anche lunedì dovremo dare del nostro meglio".
Quanto è migliorato nella gestione emotiva delle partite da quando è arrivato? "Io sono molto emotivo e vivo la partita al massimo. Sicuramente devo migliorare, anche se penso non meritavo alcuni cartellini che ho preso, ma gli arbitri hanno deciso così".
Quanto è importante la gestione emotiva del gruppo durante la settimana? "Bisogna avere equilibrio. È sempre più facile lavorare quanto tutto va bene, ma allo stesso tempo bisogna essere in grado di tenere alta la tensione e il ritmo del lavoro"
Che rapporto avevate lei e Juric da calciatori? Come eravate? "I primi giorni ci siamo studiati, poi quasi da subito iniziammo a essere compagni di camera e piano piano si è creato un bel rapporto. Ivan già da giocatore aveva lo stesso carattere che ha adesso, non amava perdere e trasmetteva quello che trasmette ora da allenatore. Era ed è un grande trascinatore e ciò che trasmette si vede in campo nelle sue squadre. Si tratta sempre di gruppi difficili da affrontare che vivono la partita al massimo".
Come è cambiato tatticamente il Torino nell'ultimo periodo? "Nelle ultime partite hanno cambiato qualcosa davanti nel modo di giocare, ma hanno mantenuto la stessa filosofia. Nei singoli invece sono rimasti i giocatori che conoscevamo. Noi abbiamo cambiato tanto dallo scorso anno, ma abbiamo sempre qualcosa che ci portiamo dietro dalla scorsa stagione, ovvero la capacità di adattarci".
Cambia qualcosa con Tameze utilizzato da centrale? "No, perché lo ha fatto spesso. È un ragazzo interessantissimo che dà più qualità nelle uscite da dietro. Dobbiamo pensare a noi, non ci dobbiamo far influenzare dal fatto che uno gioca o non gioca. Non dobbiamo dare la possibilità di metterci in difficoltà".
Come stanno i ragazzi rientrati dalle Nazionali? "Stanno tutti bene, hanno giocato tutti tranne Moro che aveva preso una botta ma poi si è allenato con gli altri. Novembre e dicembre sono mesi perfetti per continuare a lavorare nel modo giusto".
Mettere in panchina Calafiori è difficile, ma prima c'era Lucumì. Come sta gestendo questa abbondanza? "Benissimo, loro sanno che gioca chi se lo merita e l'altro dovrà aspettare pur continuando a dare il suo massimo per contribuire e dare una mano alla squadra".
Vi sta mancando varietà in zona gol? "Per il momento abbiamo preso pochi gol e ne abbiamo fatti a sufficienza per meritarci la classifica attuale. Vedremo lunedì perché affronteremo una squadra che come noi difende bene e prende pochi gol. Questo è il nostro momento. In futuro vedremo cosa sarà".
Si sta parlando molto di Zirkzee. Il Bologna può pensare di costruire la squadra del futuro con lui e Ferguson? "E' presto per parlare di mercato però abbiamo ragazzi come Lewis e Ferguson che sono molto talentuosi. Io non dirò a nessun giocatore di non andare via, come è stato per Dominguez o Arnautovic. Chiaro che ci sono le società che si devono mettere d'accordo, pensando anche al futuro della squadra. Ma non sarò io a dire a un giocatore di non partire se è quello che vuole. Le scelte, però, devono essere condivide e corrette per tutti".
Il dialogo sul suo rinnovo di contratto è anche influenzato dalle scelte sul futuro dei giocatori? "Sul mio rinnovo ho già detto molto, non è la mia priorità oggi. Penso al Torino, una bella partita da affrontare in uno stadio pieno nonostante l'orario e il freddo".
Come mai riesce così facile adattare dei centrocampisti centrali a fare gli esterni? "Facile non lo è, però si può fare con tanto lavoro e con l'intuizione. Ma soprattutto ci si riesce se si ha la disponibilità dei giocatori, che dimostrano di poterlo fare sia per questioni fisiche che mentali. Si tratta di ragazzi che si mettono in discussione, non ho mai messo in un ruolo non suo un giocatore che non si sente di farlo. Per me è una fortuna avere ragazzi che lavorano così tanto e danno questa disponibilità".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Torino senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Toronews per scoprire tutte le news di giornata sui granata in campionato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA