Un gigante di 1.94 metri sarà una delle insidie principali con cui dovrà fare i conti il Torino alla ripresa del campionato. Nella tredicesima giornata il Torino sarà impegnato con l'Udinese di Luca Gotti nel posticipo di lunedì sera alle ore 20.45. I granata devono rilanciarsi dopo aver perso l'ultimo match prima della sosta con lo Spezia, mentre i bianconeri arrivano in fiducia grazie alla vittoria per 3-2 contro il Sassuolo. Dopo aver analizzato la difesa e il centrocampo dei friulani, ora passiamo in rassegna l'attacco della squadra di Luca Gotti.
Focus
Torino, è Beto la rivelazione dell’Udinese: chi è l’attaccante che sfiderà Bremer
PERICOLI - Nel 3-5-2 disegnato da Gotti, la coppia davanti - salvo sorprese - dovrebbe essere composta da Beto e Deulofeu: i due, col passare delle partite, si trovano e si cercano sempre di più e con il Sassuolo la scorsa partita hanno segnato un gol ciascuno, reti che hanno permesso alla squadra friulana di vincere il match e portare a casa i tre punti. La fisicità del primo e la velocità (uniti alla qualità del secondo) rendono i due attaccanti una coppia quasi perfetta: la difesa del Torino avrà il suo bel da fare.
GERARCHIE - Beto è l’ennesima scoperta dell’Udinese in mercati esteri sconosciuti ai più e a suon di prestazioni si è conquistato il posto da titolare. Nato il 31 gennaio 1998 a Lisbona, l’attaccante portoghese è stato prelevato pochi mesi fa dall’Udinese tra le fila del Portimonense. Nelle gerarchie della squadra il numero 9 si sarebbe dovuto giocare il posto con Isaac Success e Ilija Nestorovski, ma a suon di gol è diventato il centravanti di riferimento. Nelle prime tre gare di Serie A, l’allenatore Luca Gotti aveva schierato la coppia Pussetto-Deulofeu: l'infortunio dell'argentino ha poi costretto il tecnico a cambiare i piani. E Beto ha sfruttato l’occasione: fino ad ora ha collezionato 4 gol in 10 presenze (7 delle quali partendo titolare) e questo lo rende senza dubbio il più pericoloso giocatore della squadra friulana. Dopo aver faticato non poco a La Spezia contro Nzola, Gleison Bremer dovrà prendere in consegna un altro attaccante che fa della fisicità la sua qualità principale (Beto è alto 1.94 metri), pericoloso soprattutto sui calci piazzati. Da non dimenticare infine la qualità in fase offensiva di Pussetto: l'argentino è tornato ad allenarsi in gruppo dopo l'infortunio e lunedì potrebbe tornare a disposizione di Gotti contro il Torino.
© RIPRODUZIONE RISERVATA