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Torino-Milan 2-2, gestione del match sbagliata. Pesa il rigore sbagliato da Ljajic

Marco De Rito
Marco De Rito Redattore 
L'analisi a mente fredda / Ancora una volta si subisce una rimonta evitabile. Il serbo sbaglia clamorosamente il rigore tirandolo debole e centrale

Altra delusione in casa Torino per il pareggio contro il Milan di Montella che beffa i granata nella ripresa con due gol rimontando la situazione di svantaggio iniziale. Primo tempo quasi perfetto per Belotti e compagni nel secondo tempo il solito calo che è costato caro anche questa volta. La squadra granata sembra non aver imparato dagli errori del match di San Siro di giovedì.

Torino didattico e ben sistemato quello visto nella prima frazione di gioco che cerca di attaccare il Milan senza voler strafare. I gol di Belotti e Benassi fanno esplodere il "Grande Torino" di gioia e fanno ben sperare. La squadra sembra gestire bene il vantaggio e al 31' gli viene fischiato un rigore a favore per un fallo di Abate su Barreca. Dati i fantasmi che ancora attraversano i pensieri i granata dei tiri dal dischetto del bomber Belotti, Ljajic si prende la responsabilità della battuta. Può essere l'occasione per il serbo di riscattarsi da un periodo in ombra dove non riesce a segnare da ben otto partite. L'ex Inter e Roma butta al vento l'occasione, tirando centrale e debole: Donnarumma parla senza grossi problemi. Non solo un chance sprecata per il riscatto personale ma il penalty sbagliato influisce anche sul match pensando come un macigno sul risultato finale. Un  3-0 avrebbe dato la definitiva batosta ai rossoneri ed invece, , gli ha dato lo "schiaffo" per rialzarsi e tentare la rimonta poi compiuta.

Per puntare a obbiettivi europei bisogna sfruttare le occasioni che capitano, soprattutto in un match importante come quello di ieri sera dove era fondamentale vincere per dare un chiaro segnale alle altre squadre ma anche conquistare tre punti che pesavano in classifica.

Ultimi dieci minuti del primo tempo e primi 15 minuti della ripresa, il Toro ha arretrato il baricentro, pensando unicamente a protegger la porta. I granata si sono schiacciati troppo, manifestando il "braccino" del tennista, ossia la paura di veder svanire il loro vantaggio.

Il salto di qualità si continua a non vedere come ha affermato :, non si può sempre ripetere gli stessi errori di gestione del match facendosi recuperare vittorie che, come quella di ieri, sono già in tasca.

Il tecnico serbo deve lavorare molto sulla testa dei giocatori perché molti sono giovani e stanno imparando ma se si proclama ad inizio stagione di voler puntare all'Europa League allora bisogna cambiare immediatamente marcia correggendo gli errori che si continuano a commettere con recidività...