campionato

Toro al quinto ko consecutivo.

Nino Mancini
Gli anticipi del sabato pomeriggio per il ritorno della Champions hanno regalato gol emozioni ed un nuovo primato dell’Inter, che con la sedicesima vittoria consecutiva ha superato il Bayern di Ballack e il mitico Real Madrid di Di Stefano;...

Gli anticipi del sabato pomeriggio per il ritorno della Champions hanno regalato gol emozioni ed un nuovo primato dell’Inter, che con la sedicesima vittoria consecutiva ha superato il Bayern di Ballack e il mitico Real Madrid di Di Stefano; in realtà la squadra di Mancini ha fatto poco contro il Cagliari apparso un po’ troppo rinunciatario in partenza, Burdisso si è confermato determinante non solo in difesa ma anche come goleador, bene Ibra al rientro.

Ad Empoli la Roma portava diversi ex, tra cui Spalletti e Tavano che conservavano i ricordi più belli; i giallorossi avevano forse la testa già alla sfida con il Lione e al primo affondo il baby Pozzi ha infilato una difesa apparsa non impeccabile per tutto l’incontro; non ci sembra che una prova pregiudichi una stagione da incorniciare per i capitolini, soprattutto se sapranno eliminare i pluricampioni transalpini.

A Siena gol, spettacolo e la conferma che Ronaldo è tornato con una doppietta; i rossoneri hanno dovuto realizzare quattro reti, l’ultima delle quali nel recupero con la complicità di un avversario, per avere la meglio della squadra di Beretta che ha ben figurato; i toscani sono una formazione coriacea, capace di recuperare per tre volte lo svantaggio, Ancelotti può godersi il trio brasiliano che in avanti ha brillantemente superato l’esame, mentre la difesa è ancora da registrare per i troppi gol incassati.

Il turno domenicale vedeva nella sfida di Roma un appuntamento importante per gli uomini di Zac, costretto a fare i conti con molti indisponibili tra squalifiche ed infortuni. La Lazio partiva favorita, ma non si può concedere un contropiede dopo dieci minuti a Pandev e compagni, ora serve una scossa che porti i granata a Verona nel prossimo turno a giocare almeno alla pari contro un avversario che invece ha mostrato a Palermo un’organizzazione di gioco e un Obinna in forma. Guidolin esce dal Renzo Barbera tra i fischi del pubblico per il pareggio meritato da Del Neri, i rosanero sono in un periodo nero, non riescono a concretizzare le occasioni che si presentano.

A Reggio Calabria giusto pareggio tra due delle squadre migliori del torneo, partita al di sotto delle aspettative degli addetti ai lavori; a Rimini prima partita “casalinga” a porte chiuse del Catania, sconfitta da una Fiorentina lanciata da un gol del rientrante Toni allo scadere dopo una gara dominata anche a causa dell’inferiorità numerica rossoblu ad inizio ripresa.

Nelle zone basse disperato pareggio del fanalino Ascoli in casa contro l’Udinese incapace di chiudere il match con il doppio vantaggio, onore a Sonetti e ai suoi che continuano a crederci; a Parma tornava Ranieri su una panchina italiana dopo dieci anni, sconfitta di misura anche se la Samp ha fallito diverse occasioni per arrotondare il vantaggio di Quagliarella, tra cui anche un rigore mandato sul palo da Volpi.

A Livorno non sono bastati i tornelli acquistati da Spinelli per far entrare anche i non abbonati, agibilità completa rimandata e presidente furioso; la squadra ha evitato ad Arrigoni un esonero anche stavolta promesso in caso di sconfitta, con una vittoria propiziata da Fiore con una bella prestazione impreziosita da un gol da condividere con il portiere siciliano, e dal solito Lucarelli.