- Coppa Italia
- Mondo Granata
- Video
- Redazione TORONEWS
I prossimi avversari del Torino si stanno rendendo protagonisti di una salvezza che fino a poco fa risultava quasi irraggiungibile. I gialloblù di Zaffaroni si trovano attualmente appena sopra la zona retrocessione, a quota trenta punti. Nelle ultime partite hanno alternato buone prestazioni come il pareggio contro il Napoli o la vittoria contro il Lecce, ad altre negative, la sconfitta per 0-6 contro l’Inter ne è un esempio.
Per riuscire a fare bene al Bentegodi i granata dovranno partire studiando con attenzione il reparto difensivo gialloblù, caratterizzato da diversi giocatori di esperienza.
La squadra di Marco Zaffaroni ha mantenuto l’impianto tattico delle passate stagioni, ossia il 3-4-2-1 utilizzato proprio da Juric per primo.
Tuttavia anche a causa di alcuni trasferimenti, la disposizione in campo è leggermente cambiata nel tempo e ora vede il baricentro della squadra decisamente indietreggiato, con l’obiettivo di garantire maggior sicurezza nella zona difensiva.
In vista della gara contro il Torino Magnani, Hien e Dawidowicz sembrano essere i favoriti a guidare la linea difensiva, con Faraoni e Lazovic più alti, sulle corsie esterne. Il serbo capitano del Verona, nello specifico, nel corso degli anni si è rivelato un jolly capace di sapere ricoprire con successo sia la fase difensiva che quella offensiva e proprio per tali caratteristiche ora viene spesso schierato come terzino, ruolo che gli permette di esprimere al meglio le sue falcate verso la porta avversaria.
Isak Hien nel corso di questa stagione ha fatto spesso parlare di sè. Non a caso la dirigenza del Torino a Gennaio oltre che ad Ivan Ilic, si è fortemente interessata al difensore gialloblù e si è mossa per avere il difensore svedese sotto la Mole a Giugno, ma con il giocatore non si è poi arrivati alla fumata bianca, secondo alcune indiscrezioni per il mancato sì del giocatore. Hien, classe ’99 nato a Stoccolma, è un difensore dalle ottime qualità fisiche e con una discreta propensione al gol. Piede mancino, ha una grande visione di gioco che gli consente di impostare con maestria l’azione. Cresciuto nel Vasalunds IFF, club di terza serie, è stato poi acquistato nel 2020 dal Djurgarden. Nella stagione precedente ha fatto il suo esordio nella massima serie svedese. Il suo impatto in Serie A è stato buono fin da subito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA