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A cosa servono i ritiri pre-campionato, Toro che centrattacco, panem et circenses

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Come un orso in letargo. Apre prima un occhio. Poi tutti e due. Poi si stira con studiata lentezza, estremamente compiaciuto. Di cosa? CACCIA GROSSA IN SERIE A - L'orso che si risveglia dal letargo ama sentirsi...
Renato Tubere

Come un orso in letargo. Apre prima un occhio. Poi tutti e due. Poi si stira con studiata lentezza, estremamente compiaciuto. Di cosa?   CACCIA GROSSA IN SERIE A - L'orso che si risveglia dal letargo ama sentirsi addosso intatta, dopo i lunghi mesi del riposo assoluto, l'energia necessaria ad affermare il suo dominio sulla natura. E, all'improvviso, dalle viscere del corpaccione l'orso capisce che ha fame. Una fame pazzesca, dopo aver digiunato così a lungo! Gli altri animali devono capire allora che la musica non è cambiata. L'orso vive per cacciare o caccia per vivere? Mors tua vita mea, dicevano i latini, e a ragione! Accade così anche a una squadra di calcio che va in ritiro dopo la sospirata pausa estiva. Giocatori, mister, preparatore atletico: bentornati al lavoro! Hanno staccato la spina per qualche settimana di totale relax i nostri eroi. Il corpo e la mente ora sono concentrati su un solo obiettivo: lavorare bene per vincere e convincere. Per farlo ci deve essere la stessa fame che ha l'orso appena risvegliatosi dal letargo. Fame uguale determinazione. Un corpo, tanti corpi. Una mente, tante menti. Ma tutti con la stessa medesima voglia di fare sacrifici, adesso che i risultati delle partite contano zero o quasi, per farsi trovare pronti al fischio d'inizio della prima gara ufficiale. I tifosi presenti nelle sedi dei ritiri attendono speranzosi. Caccia grossa in serie A: si ricomincia!   IMMOBILE? PER MODO DI DIRE! - Dalle prime amichevoli disputate emergono buone notizie sul conto di un po' tutti i nuovi acquisti. Uno in particolare colpisce la mia attenzione. Ciro Immobile, 23enne rampante di Torre Annunziata, è quel che si dice un centravanti moderno: col fisico ben messo che si ritrova un altro al suo posto si sarebbe riciclato nel ruolo di centravanti boa. Bravo cioè a far sportellate coi marcatori più arcigni e a svettare di testa soprattutto sui calci piazzati. Ma non è così! Ciro infatti cerca spesso di defilarsi fra gli avversari per aggredire gli spazi con scatti prepotenti e corse a volte sfiancanti. Ne risente la precisione sotto porta, come dimostrano queste prime amichevoli in cui ha forse sbagliato qualche gol di troppo. In compenso la manovra offensiva del nuovo Toro con Immobile ha trovato l'elemento che rende più imprevedibile le manovre offensive. Ciro, se in giornata, non dà mai o quasi mai punti di riferimento alle difese avversarie. A Pescara Zeman ne trasse il meglio in termini realizzativi - 28 reti in 37 gare - obbligandolo a muoversi incessantemente solo dalla metacampo in su. Sono curioso di scoprire come Giampiero Ventura esalterà le sue doti nel 3-5-2 che ha in mente per questa stagione.   REAL, UNO SCHIAFFO ALLA MISERIA - Crisi economica globale: che brutta bestia! In Spagna come in Italia non dovrebbe fare eccezioni e invece ... E invece scopriamo che un club di Madrid, vale a dire il solito Real, sta per preparare due operazioni finanziarie a prova di ... emiro. Una è il prolungamento del contratto fino al 2018 per 17 milioni netti l'anno del suo uomo immagine Cristiano Ronaldo. L'altra è l'acquisto per poco più di 100 milioni del centrocampista offensivo gallese del Tottenham Garreth Bale. Da non trascurare pure gli acquisti di altri due promettentissimi giovani: Isco, fantasista del Malaga, è stato pagato 31 milioni mentre per Illaramendi, centrocampista basco classe '92, ne sono stati spesi addirittura 39 pur di convincere la Real Sociedad a cederlo alla Casa Blanca. Ancelotti e i tifosid elle merengues esultano, come non comprenderli? I principali istituti di credito iberici, al solito, appoggeranno convinti queste operazioni faraoniche malgrado i tempi non facili che vivono gli spagnoli oggidì. Strano ma vero: a Madrid come nell'antica Roma imperiale vale solo una legge, quella del "panem et circenses"!   Renato Tubère (foto M.Dreosti)  

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