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columnist
Pausa di campionato prima di Pasqua: come riempirla? Molto facile: con le vicende della nazionale! Ieri nell'amichevole di lusso a Ginevra gli azzurri han pareggiato due a due in rimonta col Brasile sperimentale allenato da Felipao Scolari. NAZIONALE COL TURBO - In chiave granata la notizia del giorno è l'esordio con la maglia azzurra nel secondo tempo di Italia-Brasile di Alessio "Turbo" Cerci. Abituato al 4-2-4 di Ventura, il granata ha stupito tutti per la disinvoltura con cui ha interpretato nello scacchiere di Prandelli il ruolo di terza punta. Un cross pennellato per la testa di Supermario Balotelli, tanta corsa e soprattutto grande applicazione nello sfidare apertamente negli uno contro uno un cliente rognoso come Filipe Luis, terzino sinistro verde-oro che milita nei Colchoneros di Madrid. In particolare Mario Sconcerti sul Corsera di oggi scrive di "Turbo" Cerci: "E' un talento unico, deve solo imparare a essere un po' più continuo". Un giudizio così positivo non fa che aumentare il valore di mercato del mancino di Valmontone. La formula con cui il Toro se n'è assicurato le prestazioni per questa stagione è quella della comproprietà libera. Il ragazzo però non è certo in cima ai pensieri di Montella, anzi! Al duo Cairo-Petrachi tocca quindi la prima mossa: intavolare e soprattutto chiudere positivamente una trattativa con Pradè e i Della Valle per riscattare interamente il suo cartellino. Avere un nazionale col ... turbo nella stagione, la prossima, che sarà anche quella dei Mondiali: che c'è di meglio per diffondere sui media di tutto il mondo l'immagine positiva del nuovo Toro? GASBAMANIA - A Monza, intanto, due ex granata stanno facendo sfracelli. Che diamine, direte voi, stai parlando di un club iscritto al campionato di Seconda Divisione! Visto però che lo allena un certo Antonino Asta e che ci gioca un certo Andrea Gasbarroni ... Lo scorso campionato il primo allenava la Primavera granata mentre il secondo, finito ai margini della rosa della prima squadra, ha cercato di tenersi in forma fianco a fianco coi più giovani. Il sodalizio fra Asta e il fantasista cresciuto a Torino in Borgo Vanchiglia, cominciato quasi per caso la scorsa primavera, sta dando ottimi frutti ora in Brianza. Andrea ha finalmente scoperto la sua vera dimensione? Se lo ha fatto, deve ringraziare il buon Antonino che lo ha convinto ad abbandonare le sirene del calcio professionistico. Finora 13 reti segnate, una dozzina di assist, fans biancorossi letteralmente in delirio: sotto l'Arengario nella tranquillità di una categoria inferiore, lontano dagli stress del calcio professionistico pare scoppiata la ... GasbaMania! PER NON DIMENTICARE - Oggi, amiche e amici granata, non mi va di sorridere scrivendo di calcio. Oggi vorrei riflettere sul dramma di un calciatore: un uomo come tutti noi, stritolato dagli ingranaggi di un ambiente che ama nascondere sotto il tappeto la polvere dei suoi errori sesquipedali. "Grazie a Dio ho subito pochissimi infortuni durante la mia carriera, tanto che ho giocato quasi cinquecento partite. Se ho fatto delle flebo, se contenevano degli zuccheri, o se parliamo della corteccia surrenale assunta dopo le partite per recuperare? Ma certo!" (Adriano Lombardi, giocatore professionista, ammalatosi di SLA o morbo di Gehrig, poco prima di morire il 30 novembre 2007) Renato Tubère
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