È una candidatura alla beatificazione, il video di Belotti che gira su facebook:
columnist
Andrea Belotti, mi piaci tu
“Amava scorazzare nel pollaio, facendo scappare le galline.
Si è diplomato geometra per non dare un dispiacere alla mamma.
A Palermo, per alleviare la nostalgia, dormiva con addosso la maglia regalatagli dall’amico d’infanzia Yuri Gallo.
Alla mamma stiratrice dice: non lavorare più, per favore”
E il bello, è che è tutto vero!
E se non si inneggia proprio a “Santo subito”, da più parti si sente “Capitano subito!”
Arrivato al Torino nel 2015 tra i soliti malumori: troppo caro né! Sempre con la palla davanti alla porta e mai che segna, né!
Ma gli auspici, già nel 2015, erano evidentemente i migliori: la palla se la portava sempre lì, davanti alla porta. E prima o poi non poteva fare altro che entrare.
Una faccia quadrata e franca, d’altri tempi. Una pettinatura con la riga precisa, d’altri tempi pure quella.
Uno che nelle ore sdoganate dal calcio non si dedica a cross fit, free climbing o paracadutismo. Pesca. Va a pescare col padre e il fratello.
Ma quanto piace uno così? È il ragazzo che vorresti come vicino di pianerottolo. Il fidanzato per tua figlia. Di più, il viso del Toro sulla tua bandiera.
Belotti, uno che sbaglia i rigori. E tu subito sbotti, ma poi vorresti consolarlo. C’è dentro così tanto di te, in quel rigore sbagliato.
È il ragazzo che accresce il suo valore di qualche milione di stagione in stagione, che potrebbe scegliersi ogni sera una Miss Italia diversa e che invece arrossisce ad annunciare il matrimonio con la fidanzata.
Tatuaggi sì, ma poco esibiti. Timidi, come il suo sorriso davanti a un complimento. Voce sottile che, in un video, dopo le insistenze di un tifoso, pronuncia “Juve vaffa”. È la voce di chi non è avvezzo alle parolacce. Due in una sola frase, poi…
E poi quella particolare postura che farebbe dire a ogni mamma: su con le spalle! Ma che in realtà supporta, nella corsa veloce, il fisico potente di chi gli avversari li sposta. E insieme alla forza fisica, quella psicologica di chi sa giocare per la squadra e non per se stesso.
Una media-gol altissima che gli vale una laurea, in calcio.
Contro la Fiorentina si è ritrovato con la faccia schiacciata a terra più volte e mai una ritorsione. Al massimo un’espressione stupita: ma come, mi atterri e protesti? Sei così disonesto?
Contro la Fiorentina ha messo al braccio la fascia da Capitano ed è stato chiaro che la misura del bicipite, è quella giusta.
Andrea Belotti, mi piaci tu.
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