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Quando prendi 7 gol in casa vuol dire che non esisti più come squadra e non esistono scusanti di nessun genere. Se poi una sconfitta del genere diventa anche la più clamorosa di tutti i tempi in casa allora c'è da vergognarsi e non si può poi chiedere ai tifosi di non criticarli e fischiarli perché li meritano tutti. Certo le eccezioni ci sono Sirigu e Belotti unici incolpevoli di questa sconfitta ma rimarranno anche loro nella formazione che ha subito più gol da quando il Torino gioca al calcio sotto la Mole. L'altra sconfitta pesante con 7 gol subiti nella storia dei granata risaliva al 26 febbraio 1950 a Milano in trasferta.
Difficile analizzare questa partita perché non c'è stata mai partita con i granata sempre paurosi e impauriti dalla verve avversaria. Ma quello che è inconcepibile è la mollezza vista in campo dopo i vari gol subiti mai una misera vera reazione. L'Atalanta è stata devastante ha fatto tutto ciò che voleva in campo, i dribbling di Papu Gomez, sempre imprendibile, la tripletta di Ilicic che sulla sua corsia è stato a dir poco imperioso, tant'è che al momento della sua sostituzione è stato applaudito da tutti i tifosi granata, poi la doppietta di Muriel in soli 6 minuti e infine tutti gli altri bergamaschi sempre attivi, come se giocassero una finale mondiale, senza mai sprecare un pallone ma giocandolo sempre con belle triangolazioni.
Ecco il calcio si gioca così come ha fatto l'Atalanta. Il Toro è stato nullo con marcature sempre allegre e nerazzurri sempre liberi di giostrare a centrocampo. Colpe dei giocatori ma anche colpe di un allenatore incapace di imprimere alla squadra grinta e coraggio. Inutile ricordare la cronaca di una partita giocata a senso unico. Il risultato è andato oltre il gioco tennistico. Tutti esterrefatti all'ultimo gol di Muriel. È davvero imbarazzante giudicare i singoli giocatori granata, si perde in 11 sempre, ma salviamo Sirigu, Belotti e Nkoulou, poi un po' meglio anche Lukic e Berenguer, ma tutto ciò è troppo poco per salvare una squadra dalla vergogna. Esclusi dal contesto sia Millico, Edera e Lyanco che non centrano nulla con questa sconfitta.
I mali di questa squadra sono quelli nati nel calciomercato estivo dove il Toro non si è rinforzato mentre la Società granata e l'allenatore hanno sempre pensato ad una squadra forte, la più forte degli ultimi 10 anni. Già capace di entrare nella storia granata perdendo per la prima volta in casa subendo 7 reti. Sembra incredibile ma è la realtà tra l'incredulità di un barman in sala conferenze che non ci voleva credere nel sapere di questa sconfitta con tante reti subite e i tanti presenti quasi in un silenzio impietoso. Questa squadra oggi come oggi non merita di chiamarsi Toro. Il Torino è un altra cosa e farebbero bene a scusarsi con tutti i tifosi.
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