“Sono tornato a casa, nella squadra dove sono cresciuto, era il mio obiettivo da sempre e sono orgoglioso di stare qui!!! Però ci tenevo a fare Un grande in bocca a lupo, a questa bella realtà che mi ha dato tanto, per il nuovo campionato che verrà, è un saluto sincero!!”
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Bentornato a casa, Bonifazi
Ecco, viviamo tempi in cui per commuoversi tocca andare alla ricerca di post su Instagram. Bonifazi che si accomiata dalla Spal. Le case dei calciatori di norma sono le banche dove vengono accreditati ingaggi e bonus, una dichiarazione come quella di Bonifazi fa sorgere il dubbio che esista ancora una maglia e un colore, per sentirsi a casa. Orgoglio di essere qua e non là. Bentornato a casa, Kevin Bonifazi.
Un buon giocatore lascia buoni ricordi nelle società dove passa, anche se non sono la sua casa. Così ha fatto Bonifazi alla Spal, che voleva tenerselo stretto ora che verrà a giocare in A, perché l’ascesa della Spal è stata determinata dal contributo di molti, ma uno dei più incisivi è stato proprio il suo, quello di Bonifazi. Una stagione che è stata una scalata, per il roccioso Bonifazi.
Un Bonifazi che prima ancora aveva lasciato un bel parlar di lui nel Benevento, nella Casertana ma soprattutto nella nostra bella Primavera, che con lui ha vinto il campionato. Incardinato nel Toro dall’intramontabile Longo.
Un Bonifazi che è un ottimo investimento da ogni punto di vista, essendo stato prelevato dal povero Siena senza portafoglio.
Un Bonifazi che ha vestito l’azzurro già nell’under 16 e poi 17, 19, che c’è, che è pronto ad accelerare il ritmo e ad affinare il talento di base, che è pronto a rendere il fisico imponente uno strumento e non un ostacolo. Che è pronto per giocare in serie A. Nel Toro. A dirlo è stato quello che fa la differenza tra supposizioni e azioni: Mihajlovic. A Bormio è piaciuto e le quattro amichevoli le ha giocate tutte, due come titolare due come subentrante. Comunque sempre in campo a correre, spingere, imporsi.
Bonifazi che piaceva allo Zenit, ma che resta al Toro.
L’anno passato le aggressioni alla nostra porta facevano paura, sempre. Quest’anno spero che Moretti, Bonifazi e Lyanco cancellino l’idea che alla porta del Toro sia semplice arrivare, che Sirigu renda difficile svaligiarla, quella porta.
Magari arriverà Paletta a rinforzare la difesa. Magari Tonelli, chi lo sa? Rossettini boh. E chi lo sa?
Io so solo che apprezzo la scelta di credere in Bonifazi, di tenercelo a casa e fargli spazio. E mi sarebbe piaciuto dire “Bentornato a casa” anche a Parigini, che di voglia di Toro ne ha tanta.
Mi sono laureata in fantascienze politiche non so più bene quando. In ufficio scrivo avvincenti relazioni a bilanci in dissesto e gozzoviglio nell’associazione “Brigate alimentari”. Collaboro con Shakespeare e ho pubblicato un paio di romanzi. I miei protagonisti sono sempre del Toro, così, tanto per complicargli un po’ la vita.
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