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Campionato finito: è ora di sognare il nuovo volto del Toro

Cristina Raviola
Buonanotte granata/ Termina con una sconfitta il campionato del Toro, tra delusioni, sogni e timori per il calciomercato

Il campionato è finito, e non soltanto il mister ha tirato un sospiro di sollievo, ma anche molti tifosi, tra cui io, ieri sera, al fischio finale dell'ennesima sconfitta. Un sospirone bello grosso. So già che il Toro del calcio giocato mi mancherà come l'aria, ma di questa stagione non rimpiangerò nulla, ma proprio proprio nulla.

Non mi mancheranno i gol presi nei tre derby, e l'atteggiamento rassegnato specialmente in coppa Italia, la schiena curva e quegli sguardi timidi sotto l'arroganza di Zaza e compagni, che ancora non ho digerito. Non mi mancherà il gioco poco produttivo, la confusione e la paura di fronte a tutti, big o meno. Non mi mancherà la rassegnazione che giorno dopo giorno ci ha spinto a gioire per una salvezza tranquilla, quando noi meritiamo molto di più.

Ora inizia il valzer delle panchine, spero breve e decisivo e, se mister Ventura troverà un'altra collocazione, non mi mancherà. O almeno non mi mancherà il Ventura appannato che ho visto questa stagione, pronto a trovare giustificazioni dove non era il caso cercarle, a tratti demotivato, spesso incomprensibile. Forse mi mancherà il condottiero che mi è sembrato di vedere gli anni scorsi, quello che, in effetti, mi manca già da molto. Lascerà il suo posto, magari a Mihajlovic? Le voci insistono, sussurrano e poi disilludono, ma io ci spero. Vorrei vedere su quella panchina un uomo dal piglio diverso, capace di tirare fuori il carattere da questi ragazzi. Un post-Ventura come lui potrebbe dare quella spinta che serve per mettere in campo una squadra che mostra più denti che sudore freddo, e a noi tifosi questo non può che fare bene.

Dopo le panchine, il calciomercato, che mi mette sempre un po'd'ansia, e in questo momento mostra una nuvola scura sul giocatore che più di tutti è il mio tallone d'Achille, quel capitano così amato che quest'anno sembrava l'ombra di se stesso. Se dovesse andarsene Glik, con lui se ne andrebbe un altro pezzo di quel Toro così grande che negli ultimi anni è riuscito a regalarmi momenti meravigliosi. Se dovesse andarsene lui... no, non sono pronta a salutarlo.

So che quest'estate ci riserverà molti cambiamenti, e, tra timore ed aspettative, non vedo l'ora di scoprire quale sarà il nuovo volto del Toro.

Buonanotte granata...