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Caro Babbo Natale…

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Caro Babbo Natale,scusami innanzitutto per averti scritto questa mia lettera di Natale all’ultimo momento, ma la profezia dei Maya sosteneva che quest’anno al Natale non ci saremmo arrivati. Siccome, a quanto pare, non ci hanno...
Beppe Pagliano

Caro Babbo Natale,

scusami innanzitutto per averti scritto questa mia lettera di Natale all’ultimo momento, ma la profezia dei Maya sosteneva che quest’anno al Natale non ci saremmo arrivati. Siccome, a quanto pare, non ci hanno azzeccato, ti mando la mia missiva.

Sono un bambino di 46 anni, e a dir la verità ti avevo già scritto una lettera alcuni giorni fa, ma era firmata a nome di mio figlio; sai lui è ancora piccolino e non sa ancora a scrivere, se guardi in mezzo ai milioni di lettere che ti sono state recapitate la troverai di sicuro.

Bene caro Babbo Natale, io non ti voglio chiedere trenini elettrici, play station o giochi vari, ma ti voglio chiedere, se possibile, alcuni piccoli regali legati al gioco del calcio e nello specifico alla squadra del mio cuore: il Torino o per meglio dire il TORO!

Da quello che mi risulta tu non sei appassionato di calcio, e per certi versi ti puoi ritenere fortunato, in quanto il calcio è diventato tutto fuorché uno sport, so che tu, al contrario, preferisci gli sport invernali, ho sentito dire che in gioventù fossi un ottimo sciatore di fondo e solo con l’avanzare degli anni hai iniziato a fare uso della slitta trainata dalle renne, tu ami la natura e in estate fai delle lunghe passeggiate per i boschi della Lapponia, in compagnia dei tuoi amici gnomi ed elfi, tra l’altro ho saputo che dopo il 6 gennaio verrà a trovarti la Befana, e vi rilasserete, insieme ai vostri aiutanti, giocando interminabili partite di Curling, tra l’altro mi risulta che lei sia bravissima con lo scopone. Eh caro Babbo Natale lei è da tutta una vita che con la scopa ci lavora e la usa come mezzo di trasporto, e quindi non te la prendere se ti capita di perdere qualche partita contro di lei, tra l’altro, scusa se mi permetto, ma io ho sempre pensato che voi due insieme sareste una splendida coppia.

Perdonami per aver divagato e per essermi permesso di entrare nella tua vita privata. Veniamo quindi a noi: sai che sono 37 anni che non ti scrivo una lettera a nome mio? L’ultima volta che ti scrissi era in occasione del Natale 1975 e ti chiesi come regalo il Subbuteo e soprattutto una maglia granata, quella del Toro, da indossare nelle mie interminabili partite di calcio contro i bambini gobbi. Ti ricordi la volevo con il numero 4, quello di Patrizio Sala, a dir la verità avrei voluto il numero 11, quello del mio eroe Paolino Pulici, ma la cosa sarebbe risultata blasfema, visti i miei piedi così poco in sintonia con il pallone e le conseguenti prese in giro dei bambini gobbi, scelsi così il numero 4 quello di un giocatore non dotato di piedi raffinati, ma provvisto di cuore e polmoni infiniti. Così la mattina di Natale del 1975 la maglia granata era là sotto l’albero che faceva bella mostra di se, gli elfi, seppi poi, aiutati dalla mamma, avevano provveduto a cucire il numero 4, potei così iniziare a fare bella mostra della mia maglia granata durante i pomeriggi passati a rincorrere un pallone.

Non so se tu lassù nel grande nord lo venni a sapere, ma nel maggio successivo il Toro divenne campione d’ Italia, tutto attorno a me si colorò di granata, vidi persone ridere, piangere di gioia, abbracciarsi, credo che chi ha vissuto quei momenti non potrà dimenticarli mai, sono dentro di noi custoditi nel profondo e ce li porteremo dentro per l’eternità.

Oggi caro Babbo Natale, è cambiato tutto, il nostro amato Toro negli ultimi vent’anni è stato più in serie B di quanto sia stato in serie A, gli è stata abbattuta la casa e di conseguenza cerca di sopravvivere come può, è stato in mano a presidenti che come unico scopo avevano quello di farci scomparire, oppure come succede attualmente a delle proprietà non proprio innamorate dei  nostri colori.

So che tutte le cose che ti chiederò da ora in poi non ci stanno nel tuo sacco, ma chiedere non costa nulla, ormai noi tifosi granata non sappiamo più a che Santo rivolgersi, quindi tanto vale rivolgersi pure a te Santa Claus, poi non si sa mai, magari tu hai delle conoscenze altolocate e chissà, una parolina per noi potresti mettercela.

Allora Babbo Natale, voglio lo Stadio Filadelfia ricostruito al più presto, in modo che il Toro possa ritornare ad avere la sua casa, dove vivere in modo dignitoso e dove noi tifosi potremmo ritornare ad unirci.

Voglio una dirigenza innamorata del Toro, non dico che debba essere per forza diversa da quella attuale, andrebbe bene anche questa, se solamente si sforzasse di capire che noi tifosi siamo in tanti e basterebbe davvero poco per riportare il Toro dove merita, tutti avrebbero da guadagnarci, ma sembra che da quest’orecchio non ci vogliano sentire.

Voglio che il Toro non scenda mai più in serie B.

Voglio che per non scendere mai più in serie B si intervenga sul mercato di gennaio, e che Tu, se possibile, deleghi la tua amica e collega Befana a portarci, il 6 gennaio, quei giocatori che ci servono per rafforzare la squadra e salvarci senza soffrire troppo.

Voglio che la tifoseria del Toro torni uniti come un tempo, mettendo da parte fazioni e contrapposizioni deleterie per tutti.

Voglio che il settore giovanile torni ad essere il fiore all’occhiello del Toro.

Voglio degli arbitri migliori, che diano credibilità al gioco del calcio.

Voglio che in serie B ci torni al più presto l’altra squadra di Torino: non guardare la classifica Babbo Natale, un motivo per rimandarli in serie B c’è sicuramente!

Voglio che una volta tornati in serie B, non tornino mai più in serie A e scompaiano definitivamente dal mondo del calcio, sperando che senza di loro, il calcio torni ad essere uno sport migliore.

Vedi Tu caro Babbo Natale cosa puoi fare, questa è la mia lista dei regali, forse sono un po’ troppi, ma se ti guardi un po’ attorno, qualcuno qui a Torino tutte queste cose le vuole e le sta ottenendo senza nemmeno dover scrivere la lettera a Babbo Natale!

P.S.  Un abbraccio ed un augurio di un Sereno Natale a tutti i fratelli granata sparsi in giro per il mondo…. La notte del 24 chiudiamo per un attimo gli occhi e proviamo ad immaginare, tutti quanti, qualcosa di bello per noi e per il nostro Toro: Sognare in fondo non costa nulla!

FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!

 

Beppe Pagliano (Twitter: @beppepagliano)

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