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Che bello vincere!

Enrico Tardy
Enrico Tardy Columnist 
Prima che sia troppo Tardy / Torna la rubrica di Enrico Tardy: "Contro l'Inter oltre un po' di sano fattore 'C' si è visto un gruppo affiatato in cui tutti hanno dato quanto avevano e potevano"

  Le ultime partite dei nostri eroi hanno dimostrato l'importanza di giocare da squadra: spendersi, lottare, non solo per sé, ma per un obiettivo, un risultato, il compagno in difficoltà. Contro l'Inter oltre un po' di sano fattore 'C' si è visto un gruppo affiatato in cui tutti hanno dato quanto avevano e potevano. La stessa compattezza ammirata nella primavera venerdì sera nella finale con il Milan: pochi fenomeni ma tanto cuore. Aggiungo un'altra cosa: vincere è bello. Poche balle, grandi discorsi su impegno, grinta ed altro ancora sono fatti con ben altro spirito dopo un risultato positivo.

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Noi del Toro a volte sembriamo disinteressati al risultato in nome di altri valori o ricordi. Sinceramente ieri ero ben felice di aver vinto, anche con fortuna, ma di aver vinto la terza partita di seguito sconfiggendo anche la blasonata Inter. L'ambizione della vittoria, nel calcio di oggi è purtroppo riservata a pochissime squadre, e se perennemente frustrata rischia di creare una pletora di tifosi arrabbiati e depressi soffocando l'essenza del calcio.

Ben ha scritto in proposito Ezio Rossi: le possibilità di successo devono essere concesse a più squadre altrimenti i tifosi allo stadio non andranno più se non per esercizio onanistico di fedeltà. Sarebbe tristanzuolo festeggiare gaudenti tra 20 anni la finale persa di Amsterdam in nome di un futuro senza speranza ed ambizione.

P.S Il giovane della primavera Adopo diventerà un buon calciatore, è sicuramente più forte di Pryma...

Avvocato penalista, appassionato di calcio (ha partecipato al corso semestrale di perfezionamento in diritto e giustizia sportiva presso Università di Milano), geneticamente granata, abbonato al Toro da circa trent’anni.