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columnist
Al via oggi la Confederations Cup con Brasile-Giappone, la “prova finale” in vista dei mondiali 2014. Siamo in Brasile, paese che si sta preparando con tutti i mezzi ad accogliere il mondiale il prossimo anno e le Olimpiadi nel 2016. Si è parlato molto di messa in sicurezza delle strutture, si sono utilizzate le ultime tecnologie per assicurare al meglio lo svolgimento di queste manifestazioni sportive, si parla addirtittura di droni dotati di telecamere che sorvoleranno gli stadi. La Confederations Cup è la prova generale di questa sofisticata organizzazione.
Le polemiche in queste occasioni sono numerose, ma una in particolare ha attirato la mia attenzione: si tratta del divieto di utilizzo delle “caxirolas”. La “caxirola” è uno strumento da stadio studiato appositamente per essere utilizzato come strumento ufficiale durante la Confederations Cup e i mondiali 2014. Il suono, effettivamente, non è dei più piacevoli, soprattutto se si pensa di sentirne minimo 50.000 contemporaneamente. Ricorda un po’ il fastidio causato dalle vuvuzela nel mondiale del Sudafrica, che appunto furono anch’esse vietate. Il fatto è che il problema è un altro. Fare in modo che i tifosi si riconoscano in uno stesso strumento, che potrà poi essere considerato il filo rosso di tutta la manifestazione, credo che sia una bellissima cosa, uno stimolo a unirsi in modo giocoso in nome di uno stesso sport pur tifando squadre diverse e pur essendo di nazionalità diverse. Ma questo strumento è stato vietato per colpa dei soliti “ignoti” che, durante il derby di Salvador de Bahia tra Vitoria-Bahia, hanno pensato bene di lanciarlo in campo per protesta a una decisione arbitrale. Ennesima dimostrazione di ignoranza. Non riesco a capacitarmi del fatto che ci siano, purtroppo ovunque, così tante persone, così poco educate. Possibile che non si riesca a vivere una manifestazione sportiva da persone civili? Andando avanti così, pian piano sarà tutto vietato e quindi più noioso, ma è tutta questione di educazione. Non dovrebbe essere strano andare allo stadio e, ad esempio, suonare tutti insieme uno strumento come la caxirola, che è un modo per inneggiare allo sport e allo stare insieme. A quanto pare, però, non è così semplice ed è ovvio che il comitato abbia dovuto prendere dei provvedimenti in proposito. Sì, il suono delle caxirolas a lungo andare è fastidioso, ma con moderazione, sarebbe stato un motivo originale per ricordare la Confederations e successivamente il mondiale. Purtroppo non sarà così.
Ma ora non lasciamoci trasportare troppo dalla polemica e pensiamo alla nostra Nazionale che domani, nel suo primo match della Confederations Cup, dovrà riscattarsi dall’ultima amichevole finita con un pareggio imbarazzante. E speriamo che il nostro granata azzurro Alessio Cerci possa dare il meglio di sé in questo torneo internazionale, in modo da assicurarsi la presenza al mondiale, portando così un po’ di granata nella competizione più importante. Ovviamente nella speranza che resti al Toro almeno per la prossima stagione!
Roberta Picco
Twitter:@roberta_picco
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