di Guido Regis - L’ ultima mia opinione su questo sito risale al 31 Gennaio. Intanto grazie al Direttore che ha atteso senza sollecitarmi che mi rifacessi vivo. Non avevo più nulla da dire, come penso tanti tifosi che so pensarla in gran parte come me. Dovevamo solo stare ad osservare se le nostre sensazioni erano esatte o se ci sbagliavamo.Ora posso, possiamo, far godere un altro pochino l’io narcisistico perché il nostro piccolo contributo sembra fin qui essere servito. Abbiamo, lo dico convinto perché quando scrivo parlo per tanti amici “veri granata” che ascolto ogni giorno, e lo ripeto, abbiamo scimmiottato le affermazioni provocatorie e satiriche del mister Ventura quando parlava di stagione finita, alla fine del girone d’andata, dopo una sconfitta ma ancora in testa. Abbiamo ripetuto che un Toro sempre al vertice fino ad allora, non era ne un caso, ne culo. Il caso ed il culo ti fanno vincere una al massimo due partite ma state certi che prima o poi vengono compensate. Il Toro al vertice era frutto di piccoli cambiamenti di rotta iniziati a luglio del’anno scorso, nella testa del Presidente in primis. Piccoli, insufficienti per costruire un futuro glorioso in breve tempo, ma essenziali per soffrire di meno quest’anno, per vedere all’interno di questo gruppo finalmente un minimo di serietà, di abnegazione, di competenze, di disciplina e di senso di responsabilità. Tutto questo è servito a nascondere tante magagne ancora presenti nella gestione e nella tifoseria, a mettere in secondo piano tante storture ancora in essere ed i soliti errori arbitrali a nostro sfavore.Alcuni li hanno visti tutti ma la vetta in classifica ci ha permesso di dimenticarli, altri non sono forse stati notati nemmeno dai giocatori, come l’autogol di Darmian spinto da un attaccante avversario che ci ha fatto perdere ancora una volta immeritatamente a Brescia ( tutti i nodi vengono al pettine comunque ed il “trota” alla fine è stato pizzicato).Se il Toro di Ventura e del suo staff quest’anno non fosse più forte anche degli arbitri, oggi saremmo ancora qui a piangere, tanto per dirne qualcuna, sulla folle espulsione di Coppola con rigore annesso, sui fallacci intimidatori di Borghese su Bianchi finiti paradossalmente con l’espulsione di quest’ultimo, sul fatto che inspiegabilmente in 34 giornate la squadra capolista abbia ottenuto un solo rigore a favore, ed una partita senza alcun dubbio vinta a tavolino attenda ancora la sentenza definitiva.Non so, e scimmiotto nuovamente il Ventura, se alla fine sarà A e se lo sarà diretta, ma oggi con due partite in meno delle altre ed un secondo tempo da giocare in vantaggio 1-0, il Toro “Adulti” continua ad essere primo con un punto di vantaggio.Non so se giocare una partita ogni tre giorni ci penalizzerà, ma dalla società intera non è uscita nessuna dichiarazione fuori posto, ne vicina ne a distanza dalla morte di Morosini, che in sostanza ha costretto al rinvio solo la partita di Torino, oltre che quella di Pescara. Esempio raro di questi tempi di stile vero, non quello inventato ed appiccicato negli anni ad altre squadre bicolore o grigie strisciate, che di stile mai ne hanno avuto tantomeno l’avranno.Con tutto ciò, finito di compiacerci delle convinzioni positive, dettate non dai si dice, si pensa, ma dal sapere e vedere lontano, fin’ora dimostratesi più che esatte, passiamo alla parte che più ci è consona, quella della critica costruttiva, purtroppo ascoltata solo e sempre con tantissima reticenza e difficoltà ( se fosse accaduto il contrario oggi saremmo in A, con molti più denari anche nelle tasche del presidente, per giocarcela con le più…… mafiose ).Il Toro in testa non è un miracolo, per i motivi appena detti, ma non dimentichiamoci che è in testa in serie B.Se tifosi ancora adesso fanno fatica a riempire uno stadio di poco più di 20.000 posti, non è solo perché sono delusi cronici, ormai inguaribili pessimisti. Si certo ce ne sono tanti così, capaci da sempre di seguire il Toro solo se vinceva a raffica i derby, o provava ad aggiudicarsi qualche scudetto, ma non dimentichiamo che pochi anni fa in B facevamo più di una volta sessantamila al Delle Alpi.Ebbene anche tra i tifosi fedeli, che non contestano tanto per far qualcosa, che provano a costruire e ad essere costruttivi, che denunciano comunque e sempre le porcherie e fandonie giornalistiche, i torti arbitrali e della lega, che rendono merito ai passi positivi fatti, che si mettono a disposizione gratuitamente per supportare la società e tante iniziative a lei legate ( ma dalla stessa scarsamente supportate) pur sapendo che per contro troppi omuncoli a cui il Toro non interessa o che dello spirito granata hanno solo una verniciatina di facciata, per di più palesemente incompetenti, continuano ad avere più credito in società ed esercitare un loro poco benefico influsso, anche tra questi dicevo, proprio perché di gran lunga più saggi della media, continua a regnare il fastidio per le croniche idiozie che si ripetono anche in questo Toro.Se, ripeto, miracolo non è un Toro capoclassifica in SERIE B, miracolo è invece il Toro Primavera in finale ad otto ( “final eght” fa schifo ). Miracolo inteso non come dono di Dio piombato dopo lunghe preghiere su un malato terminale, ma come ennesimo frutto del lavoro di un gruppo intriso dell’unico vero spirito puro granata presente in questa società capitanato da Tonino Asta (nella foto di N. Campo). Un gruppo in grado di sopperire anche alle infiltrazioni gobbe, alle follie di mercato dell’estate scorsa che hanno allontanato dalla primavera, tra gli altri, un centrale difensivo che ha giocato da titolare tutto l’anno nel Gubbio, ed il capo cannoniere del campionato Primavera di quest’anno, entrambe figli d’arte granata e di un Virtuale Filadelfia.Un gruppo che ha saputo reagire e ricostruirsi volando dall’ultimo al secondo posto in classifica in cinque mesi e vincendo un derby dopo non so più quanti anni. Un gruppo supportato proprio dai tifosi di cui sopra che hanno lanciato gridi d’allarme sollevando per fortuna il problema, a settembre. Certo la società, punzecchiata, si e' mossa finalmente per tesserare Diop, scoperto e fortemente voluto da Asta, ha smesso di mettere a disposizione Pagano e Gasbarroni (quest’ultimo almeno nelle sue ultime apparizioni sembra aver messo un po’ la testa a posto) ma ha concesso finalmente Verdi e Chiosa. Questa Primavera tuttavia ha vinto e lottato anche senza di loro, attingendo un fantastico bomber dagli Allievi Nazionali di Longo.E tutto senza milioni, ma che dico migliaia di euro, ma semplicemente con il lavoro, l’abnegazione, una professionalità e capacità spaventosa, tanto volontariato, spaventosa lungimiranza e saggezza. Questo è il miracolo che forse, non è ancora finito.E non dimentichiamoci che la Primavera dell’anno scorso è stata eliminata ai rigori, dopo averla surclassata nel gioco, dalla squadra che ha poi vinto la coppa campioni ed il cui allenatore oggi è il sostituto di Murinho, Benitez, Leonardo, Gasperini , Ranieri……….Allora mi si deve spiegare o lo si deve spiegare a tutti quei tifosi che veramente sono la vera ed unica forza portante, costante, professionale, paziente, saggia da sempre e per sempre, del Toro, perché ci si inventa che Tonino Asta vuole andarsene?Io ho sentito con le mie orecchie tutte le sue dichiarazioni al proposito, quelle trasmesse, registrate e quelle solo malamente “ taccuinate” . Mai si è sognato di dire che lascia, che cerca ribalte più importanti o altre “cazzate” del genere. Se Tonino se ne andrà sarà perché il Toro FC lo manderà via; nel quale caso sarà l’ennesima idiozia, probabilmente in malafede, che accadrà in questa società andandosi ad aggiungere alle tante del passato e del presente, cause della retrocessione, della lunga permanenza in B e della faticosa e non ancora compiuta risalita .Ma è mai possibile che debba essere così difficile fare le cose giuste e soprattutto al tempo giusto? Ma quando il Presidente si renderà conto che continuare ad attorniarsi di mediocri, a scegliere raramente persone serie, promuovere dopo una lunga attesa un cuore granata a DG, trasformandolo in un “yes man” senza portafoglio, e nel contempo allontanare o snervare le risorse migliori del Toro, lo continuerà a rendere più un perdente che un vincente ?Per Ventura sembra che ci sia il rinnovo ma non si sa ancora. Per Asta sembra che ci sia l’addio, e non certo per volontà sua, ne sono assolutamente certo. E’ ora di smetterla! Non si trasformi questo ipotetico allontanamento con la necessità di promuovere Longo; non si inventi una guerra intestina tra due gioielli preziosi e granata che tra l’altro si stimano ed aiutano reciprocamente da anni.Scordatevelo che ci caschiamo. Se Longo deve più che meritatamente passare ad allenare la Primavera, a Tonino si può offrire benissimo la responsabilità del settore giovanile, anziché mettersi in casa magari un ennesimo infiltrato mezzo gobbo. Oppure Tonino potrà benissimo fare il secondo di Ventura l’anno prossimo, con giovamento reciproco, se proprio dobbiamo prendere o “perdere le bave”.Sappiamo tutti che ci sono uomini d’esperienza provata, cultura e cuore granata come Camolese e Zaccarelli che avrebbero fatto di certo la fortuna rapidamente di questo Toro se inseriti nella società, senza pestare i piedi a nessuno. Eppure nulla! Non graditi, perché troppo in gamba, troppo personaggi, troppo poco yes man. Sbagliato, criminale direi, ma va bene, non turbiamo gli equilibri ( o gli squilibri) interni.Ma su Asta non transigiamo, si sappia fin d’ora, anche se la squadra di Ventura salirà in A.Il comportamento nei suoi confronti e la soluzione che si adotterà sarà il metronomo vero di quanto questa società ha veramente voglia di crescere e migliorarsi puntando in alto, e soprattutto di dimostrare un rispetto della meritocrazia che si è perso in fretta, già nel non lontano 2006 con l’allontanamento ingiustificato di De Biasi, più recentemente di Camolese e Pigino.Come sempre a buon intenditor! Guido RegisToro Club CTO Claudio Salawww.toromio.net
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Continua la sagra delle sciocchezze
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