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Coraggio Mister, noi siamo il Toro!

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Occhi Sgranata / Torna la rubrica del nostro Vincenzo Chiarizia: "Il 3-4-3 con Belotti davanti la possibile svolta tattica?"
Vincenzo Chiarizia

Quella di Ferrara è stata una delle partite più tristi del Toro, per non parlare del deprimente post gara messo in scena da mister Walter Mazzarri. Dispiace dirlo, ma le parole dell'allenatore granata provocano un certo imbarazzo tra molti tifosi. Il tecnico ha recriminato per l’espulsione di Nkoulou perché sarebbe stato Paloschi a fare fallo. Può darsi, ma non è un’argomentazione da usare per commentare una partita dove il Toro avrebbe dovuto lottare per ottenere i tre punti, invece abbiamo pensato bene di tirare in porta soltanto una volta per tempo: nella prima frazione con Belotti, che da metà campo, ormai sua abituale zona di competenza, è partito palla al piede e ha impegnato con un gran tiro Viviano, e nella ripresa con Izzo di testa sul secondo palo fuori di poco.

Mazzarri ha anche detto che non facciamo tante vittorie di fila perché non siamo il Real Madrid o il Barcelona. Ma che frase è? Non si è mai visto un allenatore fare simili affermazioni, quasi a voler far mettere l’anima in pace a chi si azzarda a fare sogni di gloria. E soprattutto vien da chiedersi, ma allora l'Atalanta è il Barcelona? Mazzarri parla della Spal come di una squadra che ha messo in difficoltà chiunque con il suo pubblico che riesce, a suo dire, a condizionare le scelte arbitrali. Quindi possiamo dire che la Spal è una squadra favorita dagli arbitri? Forse è per questo che naviga al 14° posto e che nelle 11 gare giocate tra le mura amiche è riuscita ad ottenere solo due vittorie... Nemmeno Ventura, con le sue dichiarazioni del tipo "Ricordiamoci che siamo partiti da Cittadella", era arrivato a tanto.

La partita di Ferrara doveva essere la svolta, invece è stato il classico buco nell'acqua. Con una squadra che non è mai riuscita a fornire una palla decente alle due punte. Colpa di Zaza e Belotti? Forse sì, ma il Toro non arriva mai sul fondo per crossare. Questo deve fare riflettere il mister. E' passato più di metà campionato e il tecnico ancora non si rende conto che la squadra messa in campo da lui fa fatica contro chiunque. Belotti nell'anno d'oro giocava davanti, non a centrocampo. Depotenziare così il nostro campione è masochismo puro. Lo dicono in tanti, ma Mazzarri prosegue per questa via. Come pretende di fare gol, quando il nostro attaccante migliore, per procurarsi una palla decente, deve arretrare fino al cerchio di centrocampo (vedi l'unico tiro nelle specchio della porta difesa da Viviano)?

Lo spettacolo che mette in campo il Toro è davvero avvilente. Due partite in questo campionato sono state degne di nota: il 3 a 0 in casa con l'Empoli (squadra schierata con il tridente) ed il 4 a 1 di Genova contro la Samp. Per il resto il Toro non ha mai convinto, nemmeno nella tanto decantata vittoria contro l'Inter.

Mister Mazzarri poi ha detto testualmente, prendendosela ancora con l'arbitro Mariani, che "gli arbitri possono scoraggiare a fare falli, se un giocatore viene ammonito subito viene scoraggiato a fare fallo." Meno male che siamo stati scoraggiati, perché gran parte dei giornali nazionali hanno parlato di Spal - Torino sottolineando come sia stata la partita più fallosa del secolo! Ma allora di che parla il mister?

Sarebbe opportuno che il tecnico si facesse un esame di coscienza dal punto di vista tecnico/tattico. La sua squadra non gira come certamente vorrebbe. Si difende bene, ma non crea. Depotenzia l'attacco e depotenzia pure quello della Primavera convocando Millico e portandolo a cambiare aria per le panchine degli stadi italiani. E' evidente che allo stato attuale ci sono squadre molto più organizzate del Toro, con un gioco che produce molte più occasioni da gol rispetto a quello dei granata. Speriamo che domenica il Gallo e compagni riescano a strappare i tre punti dal proprio campo contro l'Udinese, ma senza la continuità di risultati sarebbe tutto inutile.

Coraggio mister, cerchi di osare! Noi siamo il Toro, non lo dimentichi! Schierare la squadra con il 3-4-3, con il Gallo stabilmente davanti, potrebbe essere una soluzione tattica decisiva per il Toro, visto che con i centrocampisti centrali contati, forse sarebbe il modulo più logico per schierare il Toro di oggi. Ma se non si cambia qualcosa che regali maggiori possibilità di andare in gol alla squadra, allora il solito decimo posto è lì ad attenderci a braccia aperte.

 

Vincenzo Chiarizia, giornalista di fede granata, collabora con diverse testate abruzzesi che trattano il calcio dilettantistico, per le quali scrive e svolge telecronache. Quinto di sei figli maschi (quasi tutti granata), lavora e vive a L’Aquila con una compagna per metà granata.

 

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