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Sangue & Toro: V come Vanoli, Z come Zapata

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Torna un nuovo episodio della rubrica #CuoreGranata di Andrea Arena: "Mi chiedo da settimane da dove possiamo ripartire. La risposta sembra essere 'Sangue & Toro'..."
Andrea Arena Columnist 

Ancora una volta, il nostro Toro si è trovato costretto a ripartire quasi da zero. Anche quest’anno siamo stati chiamati a ricominciare, come accaduto più e più volte in passato. Le scelte societarie rimangono immutate e, per noi tifosi, sono inevitabilmente controverse e difficili da accettare. Tra tutte, la cessione di Alessandro Buongiorno è quella che ha fatto più male.

Il nostro ex Capitano, che quest'anno avrebbe dovuto incarnare pienamente quel ruolo, è stato sacrificato non tanto per i soldi o le opportunità offerte dal Napoli di De Laurentiis, ma per la nostra cronica incapacità di diventare una delle squadre "importanti" del campionato. L’idea di continuare nella mediocrità ci affligge e ci distrugge giorno dopo giorno, portandoci a segni evidenti di cedimento.

Dobbiamo quindi aggrapparci a qualcosa per ripartire, per credere ancora, per esprimere la nostra passione e accendere quella fede che la società immancabilmente spegne ogni sessione di calcio mercato.

Mi chiedo da settimane da dove possiamo ripartire. La risposta sembra essere "Sangue & Toro" e, incredibilmente, dalla fine: dalla V di Vanoli.

Dopo l’iniziale delusione per quanto seminato nei tre anni precedenti e non raccolto, ho deciso di approfondire il percorso di Mister Vanoli. Ho studiato quanto ha fatto prima e poi con il Venezia e ho seguito attentamente le sue conferenze con il Toro, osservando non solo le parole, ma anche i gesti e gli sguardi. Posso dire con certezza che lui c’è, sia come Uomo sia come Professionista.

Dopo l’esordio in Coppa Italia e la prima partita contro il Milan, abbiamo un’ulteriore conferma: la squadra è con lui, c’è unità d’intenti e voglia di sacrificarsi. In tempi come questi, non è poco.

Ripartiamo ora dalla Z di Zapata.

Vanoli ha avuto il merito e il coraggio di affidargli la fascia di capitano, una scelta decisamente azzeccata. Il mister l’ha fatta per il prestigio, il carattere, le capacità in campo e, naturalmente, per la leadership e la serietà del giocatore. Tuttavia, c’è un’immagine che molti tifosi ricorderanno.

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Nel triste giorno del settantacinquesimo anniversario di Superga, mentre un giocatore di scarso valore ci trattava con disprezzo da dietro i vetri del pullman, il nostro gigante Duvan veniva immortalato dietro Buongiorno, pronto a leggere i nomi. L’espressione di Duvan era una prova tangibile della sua umanità, del suo desiderio di vivere quel momento e di comprenderne la profondità. Non so se qualcuno abbia raccontato questo episodio a Vanoli, ma ne dubito. Perché, oltre alla programmazione, ciò che manca a questa società è la sensibilità nel cogliere le sfumature. Non so se è lì, in quel momento, che Duvan ha compreso che sarebbe diventato Capitano del Toro. Eppure, qualcosa è successo lassù, sul colle di Superga.

Forse il buon Dio del Calcio ha voluto che, nella nostra disperazione, trovassimo subito quel fondamentale passaggio di testimone. Duvan l’ha raccolto da Alessandro e il nostro Mister l’ha percepito, sempre a Superga, nel suo primo giorno da allenatore del Toro.

Ho ancora negli occhi la splendida azione del secondo gol del Toro a Milano.

Zapata, sfinito, è a centrocampo, quasi incapace di camminare a causa dei crampi. L’azione prosegue e, passati pochi secondi, Ilic la passa di esterno sinistro a Lazaro che risponde al triangolo con un tacco, i due si scambiano nuovamente la palla e, mentre Vanoli rimane in estasi, Lazaro fa una finta e manda a vuoto il difensore e la mette lì. Lì dove Zapata irrompe di testa e ci fa godere.

Questo è Sangue & Toro.

Sono business partner di uno dei principali player internazionali nella formazione aziendale dove promuovo il cambiamento e il miglioramento delle prestazioni individuali e di squadra all’interno delle organizzazioni. Lo sviluppo delle competenze, la ricerca dell’empatia e la comprensione delle persone mi portano a vivere la vita e l’innovazione come fattori positivi e distintivi delle relazioni.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.

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