- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
Coppa Italia_Torino Fc vs Cosenza, 11 August 2024, Stadio Olimpico Grande Torino, Torino Italy, Photo Nderim KACELI
Ancora una volta, il nostro Toro si è trovato costretto a ripartire quasi da zero. Anche quest’anno siamo stati chiamati a ricominciare, come accaduto più e più volte in passato. Le scelte societarie rimangono immutate e, per noi tifosi, sono inevitabilmente controverse e difficili da accettare. Tra tutte, la cessione di Alessandro Buongiorno è quella che ha fatto più male.
Il nostro ex Capitano, che quest'anno avrebbe dovuto incarnare pienamente quel ruolo, è stato sacrificato non tanto per i soldi o le opportunità offerte dal Napoli di De Laurentiis, ma per la nostra cronica incapacità di diventare una delle squadre "importanti" del campionato. L’idea di continuare nella mediocrità ci affligge e ci distrugge giorno dopo giorno, portandoci a segni evidenti di cedimento.
Dobbiamo quindi aggrapparci a qualcosa per ripartire, per credere ancora, per esprimere la nostra passione e accendere quella fede che la società immancabilmente spegne ogni sessione di calcio mercato.
Mi chiedo da settimane da dove possiamo ripartire. La risposta sembra essere "Sangue & Toro" e, incredibilmente, dalla fine: dalla V di Vanoli.
Dopo l’iniziale delusione per quanto seminato nei tre anni precedenti e non raccolto, ho deciso di approfondire il percorso di Mister Vanoli. Ho studiato quanto ha fatto prima e poi con il Venezia e ho seguito attentamente le sue conferenze con il Toro, osservando non solo le parole, ma anche i gesti e gli sguardi. Posso dire con certezza che lui c’è, sia come Uomo sia come Professionista.
Dopo l’esordio in Coppa Italia e la prima partita contro il Milan, abbiamo un’ulteriore conferma: la squadra è con lui, c’è unità d’intenti e voglia di sacrificarsi. In tempi come questi, non è poco.
Ripartiamo ora dalla Z di Zapata.
Vanoli ha avuto il merito e il coraggio di affidargli la fascia di capitano, una scelta decisamente azzeccata. Il mister l’ha fatta per il prestigio, il carattere, le capacità in campo e, naturalmente, per la leadership e la serietà del giocatore. Tuttavia, c’è un’immagine che molti tifosi ricorderanno.
LEGGI ANCHE: Caro Gianni Minà
Nel triste giorno del settantacinquesimo anniversario di Superga, mentre un giocatore di scarso valore ci trattava con disprezzo da dietro i vetri del pullman, il nostro gigante Duvan veniva immortalato dietro Buongiorno, pronto a leggere i nomi. L’espressione di Duvan era una prova tangibile della sua umanità, del suo desiderio di vivere quel momento e di comprenderne la profondità. Non so se qualcuno abbia raccontato questo episodio a Vanoli, ma ne dubito. Perché, oltre alla programmazione, ciò che manca a questa società è la sensibilità nel cogliere le sfumature. Non so se è lì, in quel momento, che Duvan ha compreso che sarebbe diventato Capitano del Toro. Eppure, qualcosa è successo lassù, sul colle di Superga.
Forse il buon Dio del Calcio ha voluto che, nella nostra disperazione, trovassimo subito quel fondamentale passaggio di testimone. Duvan l’ha raccolto da Alessandro e il nostro Mister l’ha percepito, sempre a Superga, nel suo primo giorno da allenatore del Toro.
Ho ancora negli occhi la splendida azione del secondo gol del Toro a Milano.
Zapata, sfinito, è a centrocampo, quasi incapace di camminare a causa dei crampi. L’azione prosegue e, passati pochi secondi, Ilic la passa di esterno sinistro a Lazaro che risponde al triangolo con un tacco, i due si scambiano nuovamente la palla e, mentre Vanoli rimane in estasi, Lazaro fa una finta e manda a vuoto il difensore e la mette lì. Lì dove Zapata irrompe di testa e ci fa godere.
Questo è Sangue & Toro.
LEGGI ANCHE: Granata rosso e verde
Sono business partner di uno dei principali player internazionali nella formazione aziendale dove promuovo il cambiamento e il miglioramento delle prestazioni individuali e di squadra all’interno delle organizzazioni. Lo sviluppo delle competenze, la ricerca dell’empatia e la comprensione delle persone mi portano a vivere la vita e l’innovazione come fattori positivi e distintivi delle relazioni.
Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA