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columnist
Forse nemmeno nei nostri peggiori incubi potevamo immaginare di giocare questo derby, tanto atteso, in condizioni simili. Alzi la mano chi di noi ha la speranza fondata che domenica pomeriggio usciremo imbattuti dalla sfida contro… quelli là! Come se non bastassero tutti i nostri problemi di classifica, che ci costringeranno a seguire trepidanti le sorti dei vari Palermo, Genoa e Siena, saremo pure costretti a sperare che il Napoli sabato sera abbia la meglio sul Pescara, altrimenti correremo seriamente il rischio di assistere dal vivo ad un avvenimento che mai in vita mia avrei immaginato di vedere, e cioè osservare con i miei occhi quelli là vincere matematicamente il loro millesimo scudetto (diciamogli che sono mille così sono contenti).Vogliamo inoltre parlare del fatto che quella che doveva essere una partita giocata in uno stadio completamente granata, rischia di essere giocata in uno stadio per oltre il trenta per cento infestato da quelli là?Qualcuno sicuramente obietterà dicendomi che il Vecchio Cuore Granata domenica pomeriggio pulserà forte nel petto di noi tifosi e dei nostri giocatori, ma io se devo dirla tutta non nutro grandi speranze, anzi la speranza c’è, come sempre c’è stata, ma troppe cose negli anni hanno fatto sì che il Vecchio Cuore Granata sia diventato un vecchio cuore stanco ed anche malato.Ricordo che prima del derby di andata scrissi un accorato appello ai nostri giocatori, non so se qualcuno di loro lo lesse, mi risulta che Bianchi ne fu informato, ma come ben sappiamo il risultato non fu dei più confortanti, la nostra squadra venne letteralmente portata al macello dalla maggiore cattiveria agonistica degli avversari, i quali vinsero l’incontro grazie a tre reti segnate da due giocatori del vivaio e nati nella periferia torinese. Insomma anche a livello morale la sconfitta fu davvero dolorosa, soprattutto nel dover assistere a come i nostri giocatori non ci avessero creduto neppure per un istante.E poi ci siamo noi tifosi, ormai divisi su tutto, perennemente uno contro l’altro.Ricordo che da bambino e poi da adolescente ed infine nei primi anni della maturità, mi sentivo orgoglioso di essere un tifoso granata, sapevo di fare parte di un gruppo di persone unite con valori che andavano ben oltre il gioco del calcio. L’essere del Toro era, e spero che lo sia ancora per molti, essere dalla parte di chi sta contro i potenti, contro gli arroganti, contro coloro che hanno la puzza sotto il naso, contro chi preferisce le scorciatoie alla strade in salita, contro soprattutto ai padroni di questa città che da un secolo controllano tutto con la loro prepotenza, grazie all’aiuto dei loro servi genuflessi, contro insomma ai proprietari della squadra che vincerà il suo millesimo scudetto.Oggi invece la nostra tifoseria è stanca, delusa, amareggiata, arrabbiata, incapace di trovare una via comune.Qualche tempo fa, subito dopo che Cairo acquisì l’emittente televisiva “La7” scrissi un articolo che voleva essere ironico, e per nulla critico nei suoi confronti. Ebbene venni attaccato sia da destra che da sinistra. Ecco il nostro limite attuale, il non sapere più mettere la maglia granata davanti a tutto.Esistono poi tifosi da divano i quali rialzano la voce solamente dopo le sconfitte, provando non so quale piacere perverso nel sentenziare che il Toro è una squadra di merda!Per me personalmente il Toro può essere quello che si vuole, non sono certo soddisfatto di come stanno andando le cose, ma rimane pur sempre la mia passione più bella, genuina e vera che mi segue da tutta la vita, e mi fa male, tanto male, veramente tanto male, dover continuare a mangiare letame da oltre vent’anni, ma ciò non toglie che noi tifosi, noi innamorati del granata dovremmo tornare ad essere uniti come un pugno, come lo fummo un tempo.Oggi purtroppo i pugni se li tirano in faccia tra di loro i tifosi granata in curva Maratona, ecco quello che siamo diventati.Domenica pomeriggio almeno 18.000 di noi saremo al Comunale a sostenere la nostra squadra. Io sarò in Maratona, il rischio reale è che alcuni di voi nei distinti, in curva Primavera ed in tribuna, sia costretto a trovarsi accanto qualcuno di loro, oltre al fatto del dover sopportare la loro sgradevole presenza, sarete pure costretti a sentire le loro urla e probabilmente i loro cori intelligenti. Ebbene cercate di non farvi trascinare al loro livello, ricordate sempre che Voi siete superiori a loro, sempre e comunque.Veniamo ora a quella che potrebbe essere la cosa peggiore: vederli festeggiare il loro milionesimo scudetto (sì nel frattempo sono diventati un milione).In questo caso tutti uniti dovremo uscire dallo stadio innalzando i nostri colori, cercando di non farci accecare dall’ira, non dovremo assolutamente correre il rischio di cogliere le loro provocazioni perché in caso di disordini correremo il rischio di dover giocare le ultime due partite casalinghe in campo neutro, magari nel Mato Grosso!Certo non c’è nulla di cui essere fiduciosi, ed anche se ho smesso di sognare di rivedere un Toro vero, dentro di me una piccola fiammella fa sì che la speranza non sia ancora del tutto scomparsa, basterebbe davvero solo un po’ di ossigeno per far si che da quella piccola fiammella si scatenasse un incendio tale da incenerire le sicurezze di chi si sente già vincitore….Beppe PaglianoSegui @beppepagliano
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