columnist

Due o tre cose che non capisco di Ventura

Due o tre cose che non capisco di Ventura - immagine 1
Se c'è una persona a cui noi tifosi granata dovremmo fare un monumento per ciò che ha costruito nell'ultimo anno e mezzo qui al Toro, quella persona è Giampiero Ventura. Dall'arrivo del mister genovese ad oggi la situazione...
Alessandro Costantino
Alessandro Costantino Columnist 

Se c'è una persona a cui noi tifosi granata dovremmo fare un monumento per ciò che ha costruito nell'ultimo anno e mezzo qui al Toro, quella persona è Giampiero Ventura. Dall'arrivo del mister genovese ad oggi la situazione del Torino a livello di squadra, società ed ambiente è decisamente migliorata e di questo gliene si deve sicuramente, ed onorevolmente, dare atto.

 

IL PROBLEMA NON SONO I PUNTI - L'ultimo mese, però, ha mostrato purtroppo qualche crepa nella solida costruzione del Toro venturiano: i risultati sono stati pessimi, le certezze che faticosamente erano state create in queste ultime due stagioni sono sembrate paurosamente vacillare ed antichi fantasmi di scenari, ahimè, già visti hanno fatto nuovamente capolino. Sui pessimi risultati non sono eccessivamente preoccupato: abbiamo fatto un punto nelle ultime quattro partite, sei nelle ultime sette, ma va considerato che a parte il Bologna, squadra del nostro livello con la quale infatti abbiamo vinto, gli altri tre punti sono stati conquistati contro squadre ampiamente più forti di noi e contro le quali perdere ci poteva tutto sommato stare. Quello che invece mi fa rizzare le antenne e salire il livello di preoccupazione è la progressiva perdita di identità della squadra mostrata nell'ultimo mese. Le grandi, si sa, mettono maggiormente a nudo i difetti: ti puniscono al primo errore, evidenziano le eventuali carenze di qualità tecnica, sottolineano la mancanza di personalità di qualche giocatore, esaltano la sudditanza psicologica degli arbitri. Il Toro, in un senso o nell'altro, ha patito nelle ultime quattro gare ognuno di questi aspetti. Ed è qui che mi sarei atteso qualcosa in più da un allenatore navigato ed esperto come Ventura.

DOMANDE A VENTURA - Nessuno meglio di lui conosce pregi (pochi) e difetti (tanti) dei giocatori che ha a disposizione: se è vero che non si può “cavar sangue da una rapa”, è altrettanto vero che l'abilità di un tecnico dovrebbe essere proprio quella di “far fuoco con la legna che ha”. Tutti conosciamo il verbo calcistico di Mr Libidine: far frullare la palla, sfruttare le fasce, far sì che ogni giocatore sappia sempre cosa fare in campo. Tutti principi corretti ed esaltanti che però devono poi, nella pratica, fare i conti con l'abilità degli interpreti che scendono in campo. Mi pare evidente, senza scoprire l'acqua calda, che molti dei nostri giocatori non siano all'altezza o non abbiano nelle proprie corde le attitudini a fare in toto il gioco che chiede Ventura: perchè allora non provare a modificare un po' lo spartito adattandolo di più ai “musicisti” per vedere se ne esce qualcosa di migliore? In questa serie A poco spettacolare non sarebbe un'eresia modificare il proprio credo in nome dei risultati: da Lerda, tecnico giovane e supponente ci si poteva aspettare un atteggiamento “talebano” da duro e puro, da Ventura, che qualche capello grigio in più ce l'ha e non deve dimostrare niente a nessuno, invece mi sarei aspettato qualche ondata di pragmatismo in più. Ad ogni modo in ossequio al carattere di questa rubrica che vuol essere un veicolo di opinione del tifoso medio, quello che si fa domande di buon senso alle quali non vede nei fatti risposte di buon senso, mi sento di chiedere al mister un paio di cosette. Perchè invece di far fare il mediano a Meggiorini e il trequartista a Bianchi non li facciamo giocare entrambi da attaccanti puri sfruttandone le potenzialità offensive, magari lanciando in profondità ed in velocità il primo e mettendo qualche pallone in più sulla testa del secondo? Perchè invece di far puntare a rete Cerci e Santana che di gol ne hanno fatti pochini non gli chiediamo di fare un gioco più da ali vere con dei veri cross, magari da fondo campo, per le due punte? Perchè quando siamo sotto nel punteggio non esiste un piano B che implica il parziale abbandono dell'estenuante melina dei difensori a favore di una maggiore velocità nel verticalizzare il gioco con meno possesso ma più gioco d'attacco vero? Perchè ogni tanto non si può battere un calcio d'angolo alla “vecchia maniera” cioè buttando la palla in mezzo all'area e sfruttando i colpitori di testa invece di fare il solito schema con la palla che arretra fino quasi a Gillet? Perchè ogni azione deve per forza contemplare almeno sei passaggi tra i due difensori centrali?

 

OLTRE LA TESTA C'E' IL CUORE - Al di là della facile e amara ironia, ciò che stupisce di Ventura è la sensazione che abbia trasmesso alla squadra solo la sua parte razionale di tecnico lasciando in secondo piano la grinta, che non gli difetta, e di cui invece fa grande sfoggio quando dà le indicazioni da bordo campo. Il nostro allenatore ha entrambe le anime, ma pare che abbia lavorato più sulla testa che non sul “cuore” dei suoi giocatori. Ed infatti i giocatori applicano fedelmente le consegne, ma non si lasciano mai andare ad un atteggiamento più “passionale” nei momenti caldi della partita: è vero, ci sono momenti in cui è importante essere freddi e ragionare senza farsi prendere dall'impazienza facendo girare tanto la palla, ma ci sono altri momenti in cui bisognerebbe caricare a testa bassa sfruttando l'onda emotiva della gara a proprio favore e avendo come unico obbiettivo quello di buttare quella maledetta palla nella porta avversaria, non importa come. E' qui che il Toro manca pesantemente quest'anno. Ma è anche da qui che spesso si costruiscono i risultati sportivi di un'annata e che si ribaltano le situazioni sfavorevoli di una partita o addirittura di una stagione. Sarà colpa di Ventura che su questo non insiste o dei giocatori che non hanno la capacità di gettare il cuore oltre l'ostacolo? Al campo l'ardua sentenza.Alessandro Costantino (Twitter: AleCostantino74)

 

(foto Dreosti)

tutte le notizie di