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”E io lo so…è meglio stare a casa”

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di Guido Regis *Ultimi solitari.  Ma un po’ di gioco si è visto, e nessuno dei nostri mi è sembrato scarso, anzi, onestamente direi che ci sono tante buona individualità, qualcuna anche ottima per la B.  Poi...
Guido Regis

di Guido Regis *

Ultimi solitari.  Ma un po’ di gioco si è visto, e nessuno dei nostri mi è sembrato scarso, anzi, onestamente direi che ci sono tante buona individualità, qualcuna anche ottima per la B.  Poi forse ho commesso un errore ( io che sbaglio, santi numi!) a sottovalutare la cessione di Sereni….ma non è ancora detto, cappelle se n’è fatte anche lui. Manca Bianchi, come il pane, e manca una regia.  E ci sono quelle diaboliche zavorre che hanno condizionato il mercato. Qualche settimana fa ero convinto che oggi sarei andato a Cittadella ad ogni costo. Poi molte cose mi hanno fatto riflettere. Innanzi tutto guardare le mie stupende creature e pensare di non stare con loro per un intera giornata o forse più, per andare a sostenere undici ragazzotti che ancora devono imparare a sentire la maglia, devono conoscersi, amalgamarsi e soprattutto recepire l’idea di gioco di Lerda, mi sembrava da irresponsabile, visto il poco tempo che posso dedicare a loro. Poi sta storia della tessera del tifoso che sembra aver colpito solo noi se guardiamo i sedici mila abbonati dell’Atalanta retrocessa, i ventitremila mila del Genoa e soprattutto le 200.000 tessere dei milanisti. E già perché noi ci becchiamo, litighiamo, dividiamo, nella stragrande maggioranza inveiamo contro gli ultrà, i nostri ultrà. Poi però riusciamo ad essere solidali con loro. Ora deve venire il momento in cui i ragazzi della maratona comprendano che quasi tutti i loro “ simili” delle altre tifoserie, ribadisco simili perché i nostri sono unici, sembrano essersi fatti un bel baffo degli accordi presi. Ora la solidarietà deve essere contraccambiata a tutti gli altri fratelli granata che, tra qualche settimana, quando saremo penultimi, poi terzultimi, poi quint’ultimi e così via, avranno sempre più voglia di andare allo stadio ed in trasferta. Non che non ce ne sia ora, nonostante tutto, ma allora ce n’e sarà di più. Dobbiamo prendere una decisione importante che ci permetta di andare nuovamente a riempire il settore ospiti a casa altrui per far diventare quello stadio casa nostra. Dobbiamo farlo per noi, per il Toro e per nessun altro, sia ben chiaro.  Oggi il mio meraviglioso piccolo … ormai grande tifoso granata, soprattutto incredibilmente sempre più anti gobbo, dopo essere stato stordito dalla paperaccia del suo nuovo idolo, Morello l’ex cicciottello, si è alzato ed ha cantato come se fosse in curva…..”E IOLLOSO’ …. E’MMEGLIO STARE A CASA’…” poi si è diretto a capo chino verso la sua stanza e a bassa voce, ma duro e con forte senso di rivalsa ha aggiunto …“ma solo per ora”.

* presidente Toro Club CTO "C.Sala"

(Foto Dreosti) 

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