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E ora Ventura saprà scegliere tra Padelli e Gillet?

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Comunque Vada / L'esordio di Graziano vale quanto altri tre gol: questo è il vero spirito del Toro
Silvia Vada

Possibile che dopo anni e anni qualcuno non abbia ancora capito come siamo fatti noi tifosi granata? Vincere è importante, ma non e l'unica cosa che conta (frase tipicamente juventina coniata da Boniperti). No... Non l'hanno ancora ben capito.

Volete una prova? Eccola.

''Dopo Copenaghen deciderò la gerarchia dei portieri'', così Ventura disse alcune settimane fa. Ebbene ora, dopo la magica e storica serata danese, è giunto il momento del verdetto. Non è che la questione portieri sia in questo momento una priorità, ma in vista di un mercato che a gennaio dovrà portare rinforzi, anche quello dei numeri uno potrebbe diventare una nuova eventuale spesa da affrontare. Certamente se verrà confermato Gillet, il Padelli versione Europa cercherà il modo di accasarsi altrove. Non avrebbe più né stimoli, né fiducia in chi gli aveva prospettato l'annata da titolare.

Al Parken Stadium di Copenaghen, qualunque altro tifoso avrebbe agognato e goduto se la propria squadra avesse segnato ancora e poi ancora e poi ancora. Chissà quanto, solo per la gioia di poter scrivere una nuova gloriosa pagina della propria storia. Ma non noi. Noi, invece di sperare di incrementare eventualmente il bottino inserendo in campo il nostro bomber Quagliarella, avremmo voluto vedere esordire ben prima tutti e tre i nostri ragazzi della Primavera

Non so se il grido di gioia si sia potuto sentire dal televisore, ma quando il mister ha fatto cenno al giovane Graziano (prodotto dell'intero Settore Giovanile del Toro, prima ancora che attuale perno del centrocampo della nostra Primavera) è stato come se avessimo segnato altri tre gol!!!

Questi siamo noi! Siamo quelli che hanno pianto per il trattamento riservato a Bianchi. Restiamo quelli che......''Che si vinca o che si perda forza Toro, J... m....

Tutto questo per dire cosa? Per dire che meritiamo programmazione. Che meritiamo una società che sappia convincere i vari Cerci e Immobile di turno a restare un po di anni al Toro.

E qual è oggi la strada più giusta? Far crescere giovani calciatori con lo spirito granata. Tenerceli stretti dando loro più spazio. A proposito, secondo me l'arbitro che ci ha concesso un rigore e due espulsioni era convinto che in campo ci fosse un'altra squadra sempre di Torino. Di cui ricordava vagamente due giocatori: Quagliarella e Amauri...

Ad ogni modo, e come sempre: Forza Toro, comunque Vada...

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