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EDITORIALE

E se Juric se ne andasse da vincitore?

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La qualificazione in Europa resta difficile, ma il calendario invita i granata a crederci. Savva e Dellavalle? Potevano essere lanciati ben prima
Gianluca Sartori Direttore 

Quando a due giornate devi inseguire (il Napoli è sempre avanti di un punto) e il calendario dice che tocca affrontare Milan e Atalanta, è normale ritenere che la qualificazione in Conference League resti un traguardo improbabile. Ma ci sono sufficienti elementi per rinviare di qualche giorno le considerazioni finali. A livello di motivazioni, i granata potrebbero incontrare squadre già tranquille: lo sono i rossoneri, ormai senza obiettivi, potrebbero esserlo anche gli uomini di Gasp se blindassero la Champions sabato prossimo in casa del Lecce già salvo. L’Atalanta incontrerà i granata pochi giorni dopo la finale di Europa League, in cui parte sfavorita contro il Bayer Leverkusen. Impegnata in una finale importante è pure la Fiorentina, in Conference con l’Olympiakos. Vedremo quante energie la squadra di Italiano destinerà al campionato e non è da dimenticare che il prossimo turno vedrà di fronte proprio Napoli e Fiorentina, le due squadre su cui i granata fanno la corsa per l’ottavo posto, ma potrebbe essere buono anche il nono, se la Fiorentina vincesse la Conference e arrivasse ottava in A.

Sarebbe pazzesco se Juric lasciasse il Toro da vincitore. Ormai non ci sono più dubbi sul fatto che lascerà il club granata, ma potrebbe farlo dopo aver centrato quell’obiettivo a cui aveva legato la sua permanenza. Un finale che riteniamo ancora improbabile ma che sarebbe paradossale, molto “da Toro” se vogliamo, e di certo cambierebbe alcuni giudizi sul suo operato, giudizi che forse oggi sono fin troppo negativi. Di sicuro, una critica a Juric si può fare ed è quella di aver lanciato con troppo ritardo Savva e Dellavalle. Facile dirlo oggi, dopo una vittoria in rimonta strettamente legata al loro ingresso in campo, ma su Toro News da settimane si scrive che la Primavera al difensore sta stretta. A vent’anni un ragazzo deve fare qualche esperienza in A se si vuole provare a valorizzarlo. Anche Savva meritava una chance ben prima, considerando che si allena con Juric da quasi un anno e che Vlasic non ha una vera e propria riserva. Sarebbe stato meglio provare a puntare su questo ragazzo invece di pescare a gennaio elementi come Kabic, un ragazzo del tutto estraneo alla realtà italiana e granata.

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