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E’ sempre bello mettere in discussione Bianchi

Alessandro Costantino
Alessandro Costantino Columnist 
Bianchi sì, Bianchi no. Attorno al capitano del Torino si sono concentrate in questa stagione tante critiche. Ma quante legittime?  DIGIUNO DAL GOL – Per un attaccante, ça va sans dire, il primo obiettivo è...

Bianchi sì, Bianchi no. Attorno al capitano del Torino si sono concentrate in questa stagione tante critiche. Ma quante legittime?    DIGIUNO DAL GOL – Per un attaccante, ça va sans dire, il primo obiettivo è gonfiare la rete. In stagione Rolando ha messo a segno otto reti. Non un score eccezionale ma è tutto il Toro a fare fatica in fase offensiva e usare il capitano come capro espiatorio è eccessivo. Incapacità nel controllare il pallone, poca tecnica con i piedi e troppi palloni persi in attacco (in particolare spalle alla porta). Queste le principali critiche mosse a Bianchi sul web. Ogni errore pesa come un macigno e forse ci si dimentica di valutare nel complesso le prestazioni dell’attaccante, mettendo l’accento solo su singoli episodi.   INVOLUZIONE – Rispetto al combattivo bomber di B, il capitano in questa stagione ha fatto qualche passo indietro. Un calo che però nella carriera di un giocatore può accadere. Si pensi a lungo digiuno di Milito oppure all’involuzione di Fernando Torres, uno che al Liverpool segnava a occhi chiusi e al Chelsea ha sbagliato l’impossibile. Per uscire da questi momenti di difficoltà, la cosa migliore è sentire la fiducia dell’ambiente. Le critiche sono legittime, spesso utili, tanto più che errori sotto porta come quello di Parma per un tifoso son un colpo al cuore. Ma l’accanimento invece non ha esiti positivi. Non fa bene al giocatore e nemmeno all’ambiente.   QUESTIONE CONTRATTO – Il rinnovo del contratto di Bianchi non sembra nei piani del presidente Cairo e il capitano probabilmente lascerà il Torino a fine stagione. La società si libererà così dell’ingaggio più pesante della rosa ma dovrà trovare un’altra soluzione. E come ricordava Alessandro Costantino nella rubrica Il Granata della porta accanto, se si fanno i conti in tasca agli altri attaccanti di A, o meglio a quelli che hanno segnato più o meno gli stessi gol di Bianchi, si vedrà che guadagnano cifre molto simili al capitano. Sostituirlo quindi non sarà così facile. E se sarà divorzio, non sarebbe meglio lasciarsi senza l’amaro in bocca?     (Foto Dreosti)