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Fiorentina e Torino: gemellati sugli spalti, così simili in campo

Riccardo Agnello
Lo Psicologo Granata / Il nostro Riccardo Agnello torna sulla gara del Franchi...

Solita partita pazza e rocambolesca del nostro Toro: al Franchi va in scena un copione standard con i ragazzi che giocano benissimo un tempo mettendo alle corde l'avversario, vanno avanti 2-0 e a più riprese sfiorano il terzo gol, impressionando per intensità, salvo poi crollare (mentalmente ma soprattutto fisicamente) nel giro di pochi minuti e subire una rimonta incredibile dagli avversari: 2-2 finale e altri 2 punti gettati alle ortiche che fanno allontanare ancora di più le parti alte della classifica con tanto di fischi di buona parte dello stadio al novantesimo.

Tutto vero, sì peccato che, questa volta, le maglie erano invertite, e a subire la rimonta è stata la Fiorentina di Sousa e non il Toro. Già, guardando la Viola di lunedì sera sembrava proprio di vedere il Toro di quest'anno. Una squadra a 2 facce: spettacolare e spesso letale quando attacca, tremendamente fragile quando viene attaccata al punto da subire una potenziale occasione ad ogni affondo avversario. Ho colto ancora di più questa similitudine quando, parlando con un mio amico tifoso della Fiorentina, mi pareva quasi di parlare con uno dei miei pazienti abituali al punto che, sostituendo i nomi di giocatori e degli avversari, sembrava di essere ad una delle sedute nel mio studio. Per un attimo mi sono quasi sentito lo “Psicologo Viola”.

Scherzi a parte, quelle di lunedì sera si può considerare la partita dei rimpianti, sia per quello che è successo nei 90 minuti, sia, soprattutto, per le classifiche delle 2 squadre che nel corso della stagione hanno lasciato per strada un numero consistente di punti, soprattutto con avversarie sulla carta inferiori. E' proprio il caso di dirlo: in questa stagione Viola e Granata sono uniti, oltre che sugli spalti, anche in campo.