columnist

Girls just wanna have fun!

Roberta Picco
Premetto che gli addetti ai lavori, di sicuro, ne sanno di più di me e non mi permetto di criticare il loro operato , il mio vuole semplicemente essere un commento a ciò che ho vissuto ieri sera allo stadio. Ebbene, non mi sono...

Premetto che gli addetti ai lavori, di sicuro, ne sanno di più di me e non mi permetto di criticare il loro operato , il mio vuole semplicemente essere un commento a ciò che ho vissuto ieri sera allo stadio. Ebbene, non mi sono affatto divertita, non è quello il calcio che mi piace, era una noia mortale! Mi sono ritrovata, diverse volte, a guardarmi le unghie per controllare se il mio smalto (rigorosamente granata) fosse a posto. Non va bene così! Il calcio dovrebbe riuscire a tenermi gli occhi incollati ai piedi di quegli undici uomini!  Lo so, già troppi tifosi si sono lamentati ed è tipico dei tifosi granata lamentarsi sempre, quando invece bisognerebbe ringraziare per questo importantissimo punto. Capisco anche che partite del genere si sono sempre viste a fine campionato, sono normali, ma non per il Toro. Non per un Toro che ha saputo tirar fuori le corna per tutto l’anno, che ha ricevuto complimenti per il bel gioco da tutti, non per il Toro che conosco io! Il Toro che conosco, mi diverte, mi appassiona anche quando perde, perché fa di tutto in campo per far vedere quanto vale! Quei giochetti lì li fanno gli altri, non noi. In campo si deve dare tutto sempre a costo di rischiare. Lo sport è così, si vince, si perde, si sale, si scende in base al merito. E lo so che tanti risultati non sono stati specchio del valore e del merito del Toro, ma non credo che fosse questa la soluzione giusta. La nostra forza, la nostra differenza stava proprio nel fatto di avere un cuore diverso dagli altri, un cuore che in campo batte sempre, un cuore che scoppia d’orgoglio, un cuore che non scende a compromessi per paura di ferirsi.    Questo cuore un po’ l’ho visto, come sempre nel Capitano, che ha tentato, per quel che ha potuto, contro una difesa quasi a 8, ad attaccare l’avversario, a giocarla questa partita, a far emozionare i tifosi venuti per vedere il bel calcio. Lui e pochi altri, opportunamente allontanati dal campo, hanno messo il loro cuore Toro per tentare di vincere la partita. Il Capitano non si toglie così, un uomo che mette davvero tutto se stesso nella partita più importante della stagione doveva avere il diritto di lottare fino in fondo, il diritto di fare la differenza.  Differenza che ho notato nel guerriero Glik che a fine partita mi è parso davvero dispiaciuto che il suo Toro avesse deluso i suoi tifosi, troppo severi a volte, ma ai quali ha voluto regalare un saluto che suonava quasi come un “mi dispiace”.   Quando vado allo Stadio è perché voglio vedere il bel calcio, perché voglio divertirmi! E’ ovvio che il risultato è importante e i punti in classifica servono, ma per averli così, che gusto c’è?   Roberta Picco  (foto Dreosti)