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Gli idoli del Toro che restano nel cuore

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Buonanotte granata/Il sorteggio di Champions ha decretato come prossimo avversario dei bianconeri l'ex capitano granata, idolo di molti tifosi
Cristina Raviola

Abbiamo pensato tutti a lui ieri, ammettiamolo. Nel momento esatto in cui le palline hanno deciso la prossima avversaria in coppa dei bianconeri, nel momento preciso in cui la parola Monaco è comparsa davanti ai nostri occhi, il pensiero è corso al nostro (ex) capitano, Kamil Glik. Un uomo, un calciatore, un idolo, difficile da dimenticare. Per me, impossibile.

Se poi la sua squadra se la gioca contro i nostri antagonisti naturali per arrivare alla finale della Champions, è inevitabile ripensare ai passati derby, alla sua grinta rabbiosa, a quell'intervento, sulla palla, che lui stesso ha voluto riportarci alla mente tramite i social. E'inevitabile soprattutto per chi, come me, quel nome e quel giocatore, ce l'avrà marchiato nel cuore per sempre, per chi l'ha visto andar via con immensa delusione. Kamil Glik, idolo dei tifosi, eroe dei cuccioli del Toro, ben diverso caratterialmente dal ragazzo che ora ha preso la squadra sulle spalle e l'ha portata fino a qui, ma portatore a suo modo dei valori che sentiamo nostri.

I giocatori vanno e vengono... ma nei nostri cuori non è così che funziona. Per il tifoso, e soprattutto per il cucciolo di tifoso, riconoscersi in un idolo è importante, essenziale, e questo è un altro dei motivi per cui è deleterio tutti gli anni lasciar andare i talenti migliori, quasi sempre i più amati, nel nome di una crescita personale che sembra, non si sa perchè, possibile solo altrove. Tutti abbiamo visto questa settimana le centinaia di lettere inviate ad Andrea Belotti, scritte da piccoli cuori granata pieni di speranza e ci siamo forse un po' tutti sentiti piccolini e speranzosi come loro. Gli idoli, quelli che meritano, restano nel cuore di chi li ha amati, con la sofferenza di vederli giocare altrove, con le piccole gioie di seguirli in gare che ci coinvolgono emotivamente, ma poco altro. Il Toro e i suoi tifosi meritano di più di un altro malinconico ricordo.

Buonanotte granata...

Laureanda in Scienze della comunicazione ed imprenditrice, un cuore granata da 33 anni. Da tre stagioni a Toro News, condivido la mia insonnia post-partita e i miei sogni, primo tra tutti quello di un calcio fatto solo di emozioni e di un Toro composto da giocatori-bandiere.

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