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Granata dall'Europa

La vittoria di Vanoli

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Nuovo appuntamento con "Granata dall'Europa", la rubrica su Toro News di Michele Cercone: "La bella e inaspettata vittoria con il Milan mette il Toro in una posizione di classifica tranquilla e gli permette di guardare con una certa serenità..."
Michele Cercone Columnist 

La bella e inaspettata vittoria con il Milan mette il Toro in una posizione di classifica tranquilla e gli permette di guardare con una certa serenità ai prossimi impegni. Aver scollinato quota 30 punti fa tirare ai tifosi un sospiro di sollievo, ma averlo fatto a stagione cosi' inoltrata sancisce la condanna ad un campionato senza piu' velleità e stimoli. Come ormai troppo spesso accade, gli errori e le omissioni di inizio stagione zavorrano qualsiasi ambizione e alla fine il Toro scivola inevitabilmente in una mediocrità che è diventata ormai la costante di questa società. Vanoli ha tradotto i pochi puntelli del mercato di gennaio in prestazioni e risultati e quella con il Milan e' soprattutto la sua vittoria. La bella prova con i rossoneri aumenta il rimpianto di non aver potuto verificare in questa stagione quello che l'allenatore granata avrebbe potuto fare se un mercato estivo tempestivo e efficace gli avesse permesso di avviare il suo lavoro già dal ritiro. Il cammino del mister granata è stata segnata da luci ed ombre, ma nel complesso, fino ad ora, l'allenatore ha fatto un fuoco decente con la poca legna che la società gli ha messo a disposizione. Il lungo blackout seguito all'infortunio di Zapata è stato sicuramente dovuto anche alla sua mancanza di esperienza, ma il mister ha saputo tirarsi fuori dalla palude in cui era sprofondato con scelte intelligenti e coraggiose. Gli va riconosciuto la qualità della perseveranza che, unita alla flessibilità nel modulo, ha aperto nuove prospettive di crescita alla squadra.

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La speranza è che, chiusa questa stagione con il raggiungimento rapido della quota salvezza, Vanoli si possa concentrare sullo sviluppo di un progetto a medio termine, testando soluzioni e giocatori in vista della stagione successiva.  Se il trionfo sul Milan e' una vittoria di Vanoli, la responsabilità dell'ennesima stagione mediocre è del modus operandi della società, costantemente caratterizzato da mancanza di lungimiranza, tempestività, strategie di mercato e capacità di scouting. Difficile pensare che il prossimo giro di giostra mercataro possa essere diverso, soprattutto alla luce della rivoluzione che dovrà essere operata in quasi tutti i reparti. In difesa servirebbero titolari al posto di Pederson, Sosa e Walu. Il centrocampo si ridurrà ai soli Casadei e Gineitis. In attacco andrebbe  risolto il caso Sanabria e evitato l'errore di non aver un giocatore con le caratteristiche di Zapata. Una società capace approfitterebbe dei prossimi mesi senza veri obiettivi per lavorare a testa bassa con l'obiettivo di dare a Vanoli una rosa completa prima del ritiro. Non esattamente quello che abbiamo visto fare al Torino FC da una ventina di anni a questa parte.

Il Toro, il giornalismo e l'Europa da sempre nel cuore. Degli ultimi due ho fatto la mia professione principale; il primo rimane la mia grande passione. Inviato, corrispondente, poi portavoce e manager della comunicazione per Commissione e Parlamento Ue, mi occupo soprattutto di politica e affari europei. Da sempre appassionato di sport, mi sono concesso anche qualche interessante esperienza professionale nel mondo del calcio da responsabile della comunicazione di Casa Azzurri. Osservo con curiosità il mondo da Bruxelles, con il Toro nel cuore. Mi esprimo a titolo esclusivamente personale e totalmente gratuito.

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